comune_torinoIl caso di Torino

Fonte www.vita.it - Il Governo vuole far fare marcia indietro al Comune di Torino. E far pagare l'Imu anche al non profit, se non è possessore dell'immobile in cui lavora. A giugno, al momento di scrivere il regolamento comunale sull'Imu, il Comune di Torino aveva deciso – anche su pressione di tante realtà non profit – di concedere l'esenzione totale dal pagamento della nuova imposta sugli immobili per gli stabili di proprietà di enti non commerciali (pubblici o privati) che lo cedevano a titolo gratuito ad altre organizzazioni onlus per attività non commerciali e senza fini di lucro.

Pochi giorni fa invece il Ministero dell'Economia ha chiesto una retromarcia, ribadendo a dire il vero quanto aveva già precisato a metà luglio fornendo il suo "bigino" per i regolamenti comunali. Tra gli errori da non fare c'era proprio quello in questione. Insomma, per il Ministero l'esenzione Imu vale solo se l'associazione che utilizza lo stabile ne è anche proprietaria.

Il ministero ha citato una sentenza della Corte costituzionale e ha ribadito che « in ogni caso e a prescindere da quanto previsto nel regolamento comunale, l'esenzione può essere riconosciuta solo a favore dell'ente non commerciale possessore del fabbricato, che ne faccia direttamente uso».

«Predisponendo il regolamento per l'applicazione dell'Imu il Consiglio comunale aveva accolto un'istanza del mondo nonprofit, che riteneva giusta», ha detto l'assessore al bilancio, Gianguido Passoni. «Purtroppo, il ministero dell'Economia non ha ammesso interpretazioni meno restrittive della norma legislativa».

Tra le onlus torinesi che lavorano in immobili non di loro proprietà, c'è Piazza dei Mestieri.

Per maggiori informazioni

Leggi l'appronfondimento di Anffas Onlus sulla questione Imu

Leggi la nostra news sulla circolare del MEF relativa all'Imu

Leggi il comunicato stampa FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap cui Anffas Onlus aderisce, relativo all'Imu

11 settembre 2012