Ci saranno i fondi per la non autosufficienza
Fonte www.superabile .it - Nella legge di stabilità ci saranno delle risorse per l'assistenza alle non autosufficienze più gravi: ad assicurarlo è il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, che risponde così a quanti gli domandano se saranno trovati i fondi che vengono chiesti ad alta voce da un gruppo di malati di Sla, sclerosi laterale amiotrofica, che nei giorni scorsi ha effettuato alcuni giorni di sciopero della fame e promette di riprendere l'iniziativa se non arriverà in tempi brevi una risposta alle loro esigenze.
La rassicurazione del ministro viene confermata poi dai relatori del provvedimento in commissione Bilancio alla Camera, i deputati Pier Paolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl): in Parlamento c'è un consenso praticamente unanime sulla necessità di reperire quelle risorse e molti emendamenti sono stati presentati in tal senso.
Le prime parole di Grilli sulla questione sono arrivate direttamente da Città del Messico, dove il ministro dell'Economia partecipava ai lavori del G20: "Volevo rassicurare, non c'è ne una dimenticanza né un'assenza di risorse: nel disegno di legge stabilità è previsto un fondo da 900 milioni da destinare a diverse priorità, la prima delle quali sono le politiche sociali e al loro interno c'è la questione della non autosufficienza e quindi della Sla". Si tratta - ha spiegato ancora Grilli - di una risorsa "ben identificata che fa parte di questi 900 milioni": ne ho parlato con i relatori e c'è il consenso di destinare parte di questi 900 milioni per questa gravissima esigenza. Ci sarà dunque senz'altro la finalizzazione di queste risorse".
Il tema è stato poi ripreso questa mattina da Renato Brunetta e Pier Paolo Baretta, ospiti di "Radio anch'io", su Radio Uno Rai. Secondo il relatore Pdl il governo ha fatto un errore sul taglio dei fondi per i malati di Sla e le gravi non autosufficienze, cosa che "un governo politico non l'avrebbe mai fatto"."Stupidità burocratica e un eccesso di tecnicismo hanno fatto in modo che ciò avvenisse - ha detto Brunetta. Per il collega del Pd l'esecutivo ha guardato solo ai numeri con "atteggiamento piuttosto cinico, ma se uno guarda ai numeri e non alle persone che ci sono dietro incappa in errori clamorosi: il governo ha detto che è stato fatto in buona fede ed è stata una dimenticanza ma non è accettabile l'ingenuità in una situazione di questo tipo così delicata".
Sull'ammontare del fondo, però, ancora ci si tiene sul generico, anche perché a quel fondo da 900 milioni si guarda per molteplici interventi, e non tutti evidentemente potranno essere soddisfatti. Le richieste del ministero del Welfare, ad esempio, sono quelle di ricostituire il Fondo Politiche Sociali, quello per la non autosufficienza (con all'interno una quota per le situazioni gravi, come la Sla) e quello per i minori stranieri non accompagnati. La dote che si è liberata con la rinuncia al taglio dell'Irpef è di 6,7 miliardi di euro, ma per il 2013 c'è a disposizione solo un miliardo e 100 milioni. Ieri la Commissione Bilancio ha iniziato l'esame degli emendamenti presentati: degli oltre 1500 presentati, e ben 877 non hanno passato il giudizio di ammissibilità.
Per approfondire
Leggi il commento di Anffas Onlus sulla Legge di Stabilità
Leggi la news sull'emendamento relativo alla possibile suddivisione del Fondo di 900 milioni di euro
7 novembre 2012