Intervista di Vita
www.vita.it - La Fornero lancia il sasso e ritira la mano. Così Alberto Fontana, presidente Uildm, commenta la bozza di decreto sugli esoneri parziali licenziata dal Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali.
Il commento di Cisl e Fish* è durissimo. Quali sono i nodi critici?
Il primo elemento è che questa è una scelta che appartiene alla politica, deve esserci qualcuno che si assuma la responsabilità di una tale deresponsabilizzazione nei confronti delle persone con disabilità. Invece anche questa volta, come già è stato poche settimane fa sul caso dell'Inps e il reddito dei coniugi, scegliendo un decreto del Ministero del Lavoro si agisce come se si trattasse di un atto d'ufficio, che non è. Insomma, mi sembra che la Fornero lanci il sasso e ritiri la mano. In questo momento pre-elettorale, per di più, c'è il sospetto che si tratti di una mossa per accontentare certe lobby e rassicurarle.
E dal lato delle occasioni per le persone con disabilità?
Iniziamo col dire che la legge 30 già consentiva l'esenzione per le imprese dall'obbligo di assunzione. Di una modifica estensiva di queste esenzioni proprio non si vedeva il bisogno. C'è già una grossa scopertura rispetto all'obbligatorio, questo è un ulteriore schiaffo rispetto al fatto che le sanzioni sono già irrisorie, è una spinta alle aziende a patteggiare – questo è il termine corretto – la loro responsabilità sociale.
Cosa servirebbe invece?
Più sanzioni, senza dubbio. E più efficacia degli uffici per l'impiego. L'ho già detto, ma secondo me se gli uffici per l'impiego fossero gestiti dal Terzo settore le cose sarebbero molto diverse.
Per approfondire
Leggi il commento della CISL e il comunicato della FISH* - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap cui Anffas Onlus aderisce
24 gennaio 2013