Sono partiti i controlli, con invio di diffide
Fonte www.nonprofitonline.it - Il 21 dicembre 2012 è partito il sistema di controlli sulle mancate risposte, con invio di diffide a imprese e istituzioni non profit inadempienti. Al 18 gennaio 2013 manca l'11% dei questionari attesi. La percentuale di restituzione dei questionari per il non profit come per le imprese ha raggiunto l'89%.
Tra le Regioni, per entrambe le rilevazioni è in testa l'Umbria che fa registrare il 98,2% di questionari restituiti dalle imprese e il 98,5% dalle istituzioni non profit. L'Istat ricorda che partecipare al Censimento è un obbligo di legge la cui violazione comporta la sanzione amministrativa prevista dagli articoli 7 e 11 del dlgs 322/89.
La violazione dell'obbligo di risposta ai censimenti comporta l'erogazione di una sanzione il cui importo potrà variare da un minino di euro 516,00 ad una massimo di euro 5.164,00. Per evitare le sanzioni previste in caso di inadempienza, l'Istat invita coloro che non l'avessero ancora fatto a provvedere subito, utilizzando il canale di restituzione via Internet, che resterà aperto per agevolare l'adempimento, o consegnando il questionario compilato in forma cartacea all'Ufficio Provinciale di Censimento – UPC competente per territorio.
In caso di necessità è possibile chiedere all'UPC l'assistenza del rilevatore. Un esempio: alle imprese e alle istituzioni non profit che non hanno provveduto alla compilazione dei questionari entro il 20 dicembre, l'Ufficio Provinciale di Censimento costituito presso la Camera di Commercio di Salerno sta inviando una diffida, con la quale sono concessi ulteriori 10 giorni per la compilazione e restituzione dei questionari, trascorsi i quali si concretizzerà la violazione dell'obbligo di risposta con relativa sanzione.
Quindi: è bene che i ritardatari provvedano al più presto alla compilazione del questionario. Restano aperti, lo ricordiamo, il canale web per la compilazione online del questionario e gli sportelli di accettazione presso gli Uffici Provinciali di Censimento. Infine, una domanda: l'Istat ha concesso alle istituzioni pubbliche una proroga al 31 gennaio 2013. Per dirla con Carlo Mazzini, "Perché le istituzioni pubbliche (che sono amministrate da persone pagate) possono godere della proroga e gli enti non profit - il più delle volte amministrati da volontari - no?".
Per approfondire
http://censimentoindustriaeservizi.istat.it
http://www.quinonprofit.it/?p=3777
24 gennaio 2013