Fonte www.vita.it - Ancora nulla per le deleghe sociali. Terzo settore, politiche sociali, famiglia, immigrazione, adozioni, droga… tutti ancora senza un referente, con nessuna novità in vista.
Né oggi né in tempi brevi. Il viceministro Maria Cecilia Guerra avrà «sicuramente» il sociale, e spiega che «se ne parla, anche per quel che riguarda le nostre competenze ho delle idee ma non c'è ancora alcuna certezza. In ogni caso non è che questi temi non siano presidiati, nel frattempo».
Di fatto ad oggi, un mese dopo la nascita del Governo Letta, le uniche deleghe sociali decise sono quella per il servizio civile, andata al ministro Iosefa Idem, quella per la cooperazione internazionale, andata al sottosegretario Lapo Pistelli e quella, tutta nuova, al gioco d'azzardo.
Con Stefano Zamagni, ad esempio, nominato da Monti presidente dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia, che lamenta il fatto di non aver potuto ancora convocare una seduta perché manca ancora il nome di chi avrà la delega. Il viceministro smentisce anche la notizia data dal Corriere della Sera, secondo cui dall'incontro odierno fra il premier Letta e Vasco Errani avrebbe dovuto uscire l'ok per il nuovo Isee.
«Non c'è nulla oggi, nessun incontro con l'Isee a tema. Porteremo il testo alla prima Conferenza Unificata, intorno a metà giugno», dice. L'accordo politico c'è, nel senso che sono stati accolti gli emendamenti richiesti in primis da Regione Lombardia, «emendamenti che vanno nella direzione di definire meglio gli spazi di autonomia delle Regioni ma che non coinvolgono la definizione di condizione economica, che resta uguale per tutti».
Quindi la scala di equivalenza al centro delle contestazioni lombarde e del Forum Famiglia resta la stessa: «tutto l'Isee resta lo stesso, gli emendamenti non mettono in discussione l'impianto dell'Isee ma gli affianca altri criteri per la selezione dei beneficiari».
28 maggio 2013