"Un semplice pezzo di stoffa è la dimostrazione chiara di quanta strada c'è ancora da fare per raggiungere la piena inclusione delle persone con disabilità, in particolare intellettiva e/o relazionale, e per modificare una cultura ancora piena di stereotipi e pregiudizi sulla disabilità": così Anffas Onlus - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, tramite il suo presidente nazionale, Roberto Speziale, si esprime sul caso delle magliette prodotte e commercializzate da una ditta che riportano la frase "Pensavo avesse meno abitanti la Mongolia!" e in vendita sia sul web che nei negozi*.
A richiamare l'attenzione su questo nuovo evidente e grave caso di offesa e discriminazione è stata una famiglia residente nella Provincia di Brescia, in particolare i genitori di un ragazzo con sindrome di down che, trovandosi di fronte ad una vetrina che vendeva la maglietta in questione, hanno immediatamente segnalato la questione, anche ad Anffas Brescia, associazione locale di Anffas Onlus.
"Lottiamo da oltre 55 anni per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, un rispetto che passa anche dalle parole che si utilizzano nella quotidianità e di conseguenza non possiamo tollerare situazioni simili".
Conclude il presidente: "Appoggiamo totalmente le dichiarazioni fatte da Anffas Brescia sul caso e sosteniamo la petizione nata per chiedere l'immediato ritiro delle t-shirt: non è accettabile questa forma di derisione basata sull'ignoranza che porta il nostro paese indietro di decenni, vanificando gli sforzi fatti per realizzare una società inclusiva nel pieno rispetto della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità".
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Per approfondire
In seguito agli appelli fatti, le magliette in questione sono state ritirate: leggi la news "Ritirate dal mercato le magliette offensive"
20 settembre 2013