Fonte www.vita.it - Nel 2014 i fondi per l'infanzia e l'adolescenza avranno una bella sforbiciata del 30%: secondo il testo proposto dal Governo per la legge di stabilità, il Fondo Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza passerà da 40 a 28 milioni, destinati alle 15 maggiori città italiane, secondo la legge n. 285 del 1997.
Questo nuovo taglio avviene dopo che lo stesso Fondo aveva "perso" all'inizio del Duemila il suo 70% dedicato alle Regioni; cifra che era stata spostata sul Fondo Sociale Nazionale, poi a sua volta praticamente cancellato. Il Fondo per l'infanzia e l'adolescenza quindi di fatto si è ridotto a un fondo destinato ad appena 15 "grandi città" per finanziare molte iniziative: dai centri di aggregazione all'educativa di strada per adolescenti; dai servizi educativi sperimentali per i bambini 0/6 anni alle attività di conciliazione dei tempi di vita e lavoro; dalle attività estive per i bambini e i ragazzi alla tutela e promozione dei diritti dei più piccoli…
Questo Fondo non è mai stato aggiornato dal 1998, anzi è stato tagliato via via: nel 2007 era di circa 44 milioni, nel 2011 fu tagliato a 40 milioni e nel 2012, il Governo prevedeva di portarlo nel triennio 2013/2015 a 38 milioni.
Ora la Legge di Stabilità ne propone dieci in meno: 28 milioni.
Questo taglio, si evince dai numeri, serve in pratica per finanziare la legge 2013 contro la violenza di genere, introducendo una grave "guerra fra poveri". Parte da dall'Associazione Arciragazzi la protesta per chiedere che il Fondo Infanzia e Adolescenza torni a 40 milioni, senza che ciò non intacchi il fondo previsto per le pari opportunità. «Chiediamo che cessi questo comportamento inaccettabile di governi e leggi che, evidentemente ignari dell'importanza su tutto il territorio nazionale di queste iniziative a favore specialmente dei più deboli e poveri, sottrae anno dopo anno fondi per i bambini e i ragazzi; chiediamo infine che dopo la Legge di Stabilità si avvii un processo affinché il Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza torni ad essere valido per tutto il territorio italiano, senza tagli alle risorse previste per le 15 città attualmente destinatarie e prevedendone di aggiuntive per le Regioni, come previsto inizialmente dalla Legge 285/97», dice un comunicato.
«Se, come ha dichiarato il Presidente del Consiglio, è necessario dire con onestà dei "SI" e dei "NO", noi chiediamo di dire "SI" ai bambini e ai ragazzi».
29 ottobre 2013