"Rompiamo le barriere, apriamo le porte: per una società inclusiva e uno sviluppo per tutti", questo il tema della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2013, evento istituito dall'ONU nel 1981 in occasione della proclamazione dell'Anno Internazionale delle Persone Disabili con l'obiettivo di promuovere la piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità globale.
Anche quest'anno si parla di barriere da rompere e porte da aprire, nonostante siano passati ormai quasi dieci anni dalla nascita della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, e nuovamente l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha evidenziato come sia impossibile raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio senza avere la piena inclusione sociale delle persone con disabilità.
La Giornata vuole cercare di accrescere nell'opinione pubblica la consapevolezza in merito alla disabilità cercando di porre la questione dell'accessibilità come problema di sviluppo globale e trasversale così da riuscire a rimuovere tutti i tipi di barriere per realizzare la piena e paritaria partecipazione delle persone con disabilità nella società.
Anffas Onlus desidera celebrare la Giornata lanciando un forte e chiaro appello: la ricerca di nuove alleanze per fare in modo che le persone con disabilità e le loro famiglie escano dall'invisibilità.
"Ancora una volta ci troviamo a celebrare il 3 dicembre" spiega Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus "e ancora una volta dobbiamo constatare che siamo molto lontani dal raggiungere la piena inclusione sociale delle persone con disabilità dato che la loro vita e quella delle loro famiglie è sempre costellata di discriminazioni e costantemente relegata all'invisibilità".
"Le condizioni di vita, le storie, i numeri, i volti delle persone con disabilità, specie intellettiva e/o relazionale, e delle loro famiglie, pur rappresentando parte integrante, ricca e piena di risorse della società, sono sempre condannate a restare nell'ombra, lontane dagli occhi e dalle coscienze della politica e delle istituzioni, del mondo della comunicazione e dell'informazione, della comunità tutta".
"Siamo relegati, con la complicità dei mezzi di comunicazione, ad essere invisibili" prosegue Speziale "e ciò si concretizza poi nell'assenza di presa in carico da parte delle Istituzioni e nella totale mancanza di politiche serie che ci restituiscano dignità e diritti, adeguata qualità di vita, parità di opportunità ed inclusione sociale, e nella negazione del nostro diritto alla partecipazione, il tutto nella piena indifferenza generale. Eppure ci siamo! E siamo in tanti e abbiamo voci, vite, storie, cose da dire e da raccontare, cose da chiedere, ma anche e soprattutto da dare".
"Per questo motivo" conclude il Presidente "lanciamo un appello per cercare nuovi alleati che vogliano partecipare alla nostra sfida per uscire dall'invisibilità: nelle istituzioni, nel mondo dell'informazione, nella collettività in generale. Basta chiederlo e saremo ben lieti di collaborare. Noi siamo pronti - ormai da anni - a raccontarci e a raccontare, ma la domanda vera è: chi ci vorrà ascoltare?".
Per approfondire
Leggi il comunicato del Segretario ONU Ban Ki-moon
Leggi l'articolo di Quotidiano Sanità
Leggi l'articolo di Redattore Sociale
Leggi l'articolo di avvenire.it
3 dicembre 2013