Nei giorni scorsi abbiamo denunciato un increscioso atto discriminatorio avvenuto nei confronti della nostra Consigliera Lilia Manganaro, madre di due gemelli con autismo. A seguito di una missiva anonima da parte di un suo condomino, che si esprime con un'inaccettabile tono di intolleranza ed ignoranza e che intima senza mezzi termini a lei ed alla sua famiglia di lasciare l'abitazione in cui risiedono da anni, la Cons. Manganaro ha inviato una lettera aperta dai contenuti molto forti, nella quale vengono denunciati inciviltà e disimpegno . Entrambi i documenti sono scaricabili da questa pagina.
lettera anonima
Anffas tutta sta esprimendo sdegno per la vigliaccheria e
per le barbarie contenute nella lettera nonché vicinanza e solidarietà alla
Di Giorgio Manganaro facendoci tutti promotori di un' opera di
sensibilizzazione sul territorio affinché episodi di questo genere non si
verifichino più.
Pubblichiamo, di seguito, le lettere di riscontro giunte ad
Anffas Onlus, a testimonianza della grande solidarietà che Anffas, ma non solo,
vuole trasmettere alla prof. Manganaro ed alla sua famiglia.
Cara Lilia,
Leggi
il testo dellOdG della CGIL
Carissimo Presidente,
Esprimo a nome della Anffas Onlus Fabriano i nostri
rammarico ed indignanzione ed il nostro sostegno e vicinanza al Consigliere
Lilia Manganaro ed alla Sua famiglia per quanto subito. Mi auguro che l'autore
dello scritto venga punito come merita senza sconti.
Cara Lilia,
Genitlissima Prof.ssa Lilia Manganaro,
Lilia carissima,
[…]Che dire? A questo mondo c'è posto per tutti anche per
gli incivili che vedono solo i loro diritti senza rispettare quelli degli altri,
per quelli che credono di essere invulnerabili a malattie e disabilità e che non
capiscono la fatica di vivere di una famiglia con due figli autistici, per
quelli che considerano molesti i suoni provocati dalla sofferenza di una persona
e magari hanno il cane che abbaia a tutte le ore, per quelli che, pur non
presentando alcuna apparente disabilità, se vivono una reale situazione di
disagio, non trovano altro mezzo per esprimerlo che scrivere frasi lesive della
dignità di chiunque, offensive, crudeli, anonime e non hanno il coraggio di
guardare negli occhi due genitori, sottoporgli il problema e cercare serenamente
di condividere con loro possibili soluzioni. A questo mondo c'è davvero di tutto
Lilia! Certo, bene avete fatto, tu e tuo marito, a denunciare un simile fatto, e
a darne la massima evidenza, per rispetto dei vostri figli che non sono in grado
di difendersi, ma anche per tutte quelle persone disabili o famigliari che
subiscono ogni giorno, purtroppo, soprusi di vario tipo, ma che non hanno la
forza e/o il coraggio di far valere i loro diritti. Bisogna farlo Lilia con la
sofferenza nel cuore ma con la testa sempre alta di chi sa di essere dalla parte
del giusto. Un abbraccio forte a tutti voi. Elisa, Beppe e Nicolò
Elisa Barazzutti, Consigliere Anffas Onlus
Carissima Lilia, ho letto con molto dispiacere la lettera
che ti è stata recapitata. E' stata presentata in un dibattito proprio stasera.
Sono rimasta malissimo ed anche tutti i presenti che hanno commentato in maniera
unisona. Penso che chi ha scritto quelle parole, al di là di un maleducato, sia
una persona che non conosce il mondo delle persone. Ciò che fa paura e
terrorizza è proprio ciò che non è conosciuto dalla nostra esperienza. Fa quasi
pena, oltre la rabbia iniziale che prende ognuno di noi. Un abbraccio.
Marta Sanesi
Carissima Lilia,
ho letto la nota diffusa dalla segreteria nazionale,
riguardante il biglietto osceno che vi siete trovato recapitato, e devo dire che
mi ha fatto molto riflettere. Anzitutto Le esprimo un abbraccio, a Lei ed a Suo
marito, per dirVi che vi sono vicino, anche con una preghiera.La riflessione che
ho fatto riguarda la vostra scelta; potevate risolvere la questione coi
Carabinieri, o semplicemente affrontando l'odiosa persona che di certo
conoscete, e dicendogli il fatto suo. Invece avete inteso lanciare un
grido forte, udito da tutti (i destinatari erano davvero numerosi e
prestigiosi), assumendovi la fatica di questo fatto, fatica della quale certo
non sentivate il bisogno, ma che va fatta per il bene di tutti i disabili e
delle loro famiglie, che, temo, si trovino di fronte ad un periodo involutivo
per quanto riguarda i diritti. In altri periodi una simile sconcezza
sarebbe risultata assurda in via assoluta anche allo stesso autore, ma ora c'è
un'aria strana, e di questa atmosfera già da tempo se ne colgono i segnali
deboli. Devono rendersene conto i genitori dell'Associazione, soprattutto
quelli, come noi, che hanno figli disabili minorenni, e che dunque finora si
sono mossi in un ambito di tutele e garanzie, seppur non esente da problemi, ma
comunque sufficientemente garantito. Questo viene dato per scontato, ed invece
dobbiamo essere vigili. E dunque, a nome di tutti, Vi esprimo il nostro
grazie.
Roberto Pizzolato, Presidente Anffas Treviso
Cara Lilia,
Massimo Fenzi e Famiglia, Consigliere Anffas Onlus con
delega alla famiglia
Giovanni Farina con il Direttivo di Anffas Martesana
Carissima Lilia,
Cari Lilia e Giorgio
Gentili Lilia Manganaro e Giorgio Di Marco,
Lettera
del Direttore Generale della ULSS16 di Padova, dr. Fortunato Rao
a nome di tutte le compagne e i compagni
dello SPI CGIL, ti esprimo la solidarietà e l'affetto che ti meriti in questa
battaglia di civiltà. Sappi che la nostra organizzazione ti è vicina e pronta,
come sempre, a scendere in campo per la difesa di quei diritti conquistati in
tanti anni di battaglie politiche e sindacali per la difesa dei più deboli. Ti
invio il comunicato che abbiamo fatto pervenire alla stampa.
Un caro
abbraccio a te e alla tua famiglia
Rosanna Bettella, Segretaria
generale SPI - Sindacato Pensionati CGIL
Ho assistito al TG1 delle 13,00 e con grande sorpresa ho
visto Lilia Manganaro in primo piano raccontarci una storia che ai più sa
dell'incredibile ma che in effetti è la facciata realistica della medaglia, di
quella medaglia che continuamente, inarrestabilmente, ci buttano in faccia
centinaia, migliaia di intolleranti in questa Italia incivile e faccendiera. Non
mi sono indignato più di tanto per ciò che è accaduto ai due ragazzi di Lilia, a
lei e alla sua famiglia. No, non è la prima volta che ciò accade e non sarà
certamente l'ultima. La discriminazione, in questo caso ha assunto una
fisionomia dai contorni domestico/condominiali diretti ma non meno pesanti di
quanto non ne abbiano migliaia di storie di questo genere. Mi sembra scontata la
mia solidarietà verso questa straordinaria madre. Ma mi è capitato di offrire la
mia solidarietà e forse anche la mia spalla al pianto di quella famiglia amica,
con presenza di un ragazzo con disabilità grave, che per più di due anni ha
cercato casa e nessuno, neanche le agenzie gliene hanno trovato una. La nostra
società, fortemente razziale (checché se ne dica), trova nelle istituzioni quel
fertilizzante che serve a farla crescere e a farle assumere aspetto disumano che
si sostanzia di una spinta discriminatoria che fa crescere sempre di più il gap
tra i normali e i non normali. Non basta fare le leggi se poi vengono disattese
proprio dai ministri di questa repubblica filo-……ista. La Costituzione sancisce
precisi diritti e pari opportunità per tutti i cittadini residenti nel nostro
Stato. Leggi fatte su misura per le persone con disabilità (L.104 e connesse)
vengono sistematicamente e normalmente disattese e inapplicate. Il diritto ad un
insegnamento paritario sancito da precise leggi del nostro ordinamento vengono
letteralmente cancellate da provvedimenti ministeriali che ce la dicono lunga
sul grado di sensibilità e di responsabilità dei nostri governanti. Insomma,
quello che è successo oggi a Lilia, verso la quale nutro una personale intima
simpatia, è il frutto di ciò che uno Stato discriminatore ha seminato in tanti
anni di enunciata, apparente civiltà. Sono molto preoccupato, questo si, perché
la cronaca Italiana è ricca di fatti emulativi attraverso i quali si manifesta
l'intolleranza più accesa ed estrema. Carissimi fratelli, aspettiamoci altre
forme di avversione da parte di questa società civile che ci circonda. I nostri
ragazzi a scuola sono ridiventati figli dei corridoi, figli dei bidelli, figli
….di nessuno….. .
Insorgiamo per difendere il diritto di vivere con pari
dignità. Non so se ci faremo vincere anche noi da sentimenti di intolleranza nei
confronti degli intolleranti. So solo che in 20 anni ne ho viste a sufficienza
(altri ne hanno visto molte più di me) per non meravigliarmi più di niente.
Questi 20 anni, però, mi hanno dato quella carica e quella determinazione che
oggi mi permette di "chiamare le cose col proprio nome" senza alcun timore
riverenziale nei riguardi di chicchessia. Diciamo che abbiamo accumulato una
bella carica energetica che dovremmo però scaricare su tutti quegli obiettivi
sensibili che, a volte, fanno della nostra vita una condizione insopportabile.
Proviamo a chiudere gli occhi e a sognare quell'azione di riscatto morale che
abbiamo sempre auspicato e che non abbiamo realizzato. Proviamo a immaginare un
mondo in cui i nostri, quelli di tutti, siano (se lo sono) problemi di cui tutti
si fanno carico. Proviamo a pensare un mondo dove finalmente anche noi siamo
chiamati a governare, ma in modo molto più "umano" di quanto non ci abbia
insegnato questa povera piccola politica. Proviamo a pensare che là, sullo
scranno dell'Istituzione "X" prenderemo dei provvedimenti giusti, attesi,
equilibrati. Proviamo a pensare che quella posizione di governo dovremo
difenderla con tutte le forze. Riapriamo gli occhi e, spinti dalla grandissima
voglia di migliorare la qualità di vita di tutta questa società, iniziamo una
vera e autentica azione di rivalsa con rigore, sacrificio, abnegazione e grande,
grandissima determinazione.
A Lilia và il mio e nostro più affettuoso
abbraccio. Le direi di non sentirsi sola in questa battaglia, a lei che di
battaglie per gli altri ne ha fatte tantissime. Le direi che persone come quelle
che hanno scritto la lettera ce ne sono tante, la differenza rispetto a molte
altre è che queste, se non altro, hanno avuto il coraggio di scriverla (anche se
in forma anonima). È probabile che non parlerai mai con chi l'ha ispirata questa
grande idiozia.
Un fortissimo abbraccio.
Maurizio Nicosia, Presidente
Anffas Caltanissetta
a nome mio personale e di tutti i
componenti la nostra cooperativa a marchio Anffas, con la presente intendiamo
esprimere il nostro sdegno per il grave episodio di inciviltà di cui sono stati
vittime la consigliera Lilia Manganaro e la sua famiglia. La vigliaccheria
manifestata dall'anonimo mittente costituisce una ragione in più per battersi
per i DIRITTI di tutte le persone con disabilità. Ti preghiamo di rappresentare
la nostra solidarietà alla consigliera Manganaro e alla sua famiglia.
Con
affetto.
Ciro De Angelis, Presidente Il blue cooperativa
In riferimento alla IGNOBILE lettera ricevuta da
condomini mi viene da dire SENZA PAROLE !!! ed esprimere tutta la mia
solidarietà e quella dei dipendenti del Centro "Coccinella Gialla" a Giordano e
Michelangelo, sottolineando che di "cretini" è pieno il mondo, ma per fortuna
non solo di quelli.
Michele Bronzino, Direttore Anffas Onlus Cento
Oggetto: Lettera aperta di solidarietà e sostegno
incondizionato.
Gentile Prof.ssa Manganaro,
a nome di tutta Anffas Ostia
Onlus, compresi i soci, i 450 ragazzi seguiti, i 200 lavoratori impegnati e le
relative famiglie, esprimiamo a Lei ed alla Sua Famiglia la nostra totale
solidarietà per il vile, ingiusto e discriminatorio atto che avete dovuto
subire.
Trattamenti simili sono avvenuti purtroppo negli anni passati anche
a Roma come in altra parte d'Italia, a rimarcare un atteggiamento che le Nostre
realtà devono continuare a combattere ovunque, portando ancor di più quel dovuto
senso di civiltà anche in coloro che ancora non hanno capito quanto i nostri
ragazzi siano una risorsa ed un valore da difendere e far crescere in Italia
come all'estero.
Con l'impegno a partecipare ad eventuali manifestazioni in
un qualsiasi luogo sul territorio italiano, poiché sentiamo anche Nostro quanto
è accaduto, porgiamo distinti saluti, nella certezza che continuerete a
combattere e che ogni realtà Anffas, compresa Anffas Ostia Onlus, è e sarà al
Vostro fianco.
Con Affetto.
Per Anffas Ostia Onlus, Il Presidente
Ilde Plateroti Narducci
Cordialmente,
Donata Tritarelli Anffas Onlus Fabriano
mi addolora quanto è successo non soltanto
perché colpisce una famiglia che già paga alla vita un costo altissimo facendosi
carico di due figli "speciali" con grave sensibilità, ma anche perché è sintomo
di una mentalità razzista, bieca e volgare che sta diffondendosi sempre di più
nel nostro paese.
Tutti noi che attraverso una associazione che da cinquanta
anni si è messa al servizio dei più deboli pensavamo che le nostre lotte, le
nostre fatiche avessero costruito una società civile duratura, aperta,
rispettosa.
Episodi come questo e come tutti quelli che leggiamo sul
giornale quotidianamente ci fanno temere che, nei momenti economicamente
difficili come quello che stiamo attraversando, i più deboli diventano
nuovamente le vittime sacrificali di un darwinismo rampante che ci trasforma in
branco. Elemento di consolazione è però la nostra nuova possibilità di
costituirci parte civile per difendere, assieme alle vittime, la cultura civile
del nostro Paese.
A te, a tuo marito, a Michelangelo e Giordano l'affetto
mio e di tutta l'Anffas di Cagliari.
Il Presidente, Dott.ssa M.
Elisabetta Nannini, Anffas Onlus Cagliari
sento il forte
desiderio di esprimerLe tutta la solidarietà e la vicinanza, mia personale e,
dell'Anffas Regione Abruzzo per l'incresciosa barbaria di cui Lei e la Sua
famiglia siete state vittime. Al dolore per il sopruso si aggiunge una forte
spinta a lottare ancora più intensamente per quei valori che contraddistinguono
la nostra associazione. Unendomi a Lei in un caldo abbraccio,
Le mando i
miei più affettuosi saluti.
Il Presidente, Maria Pia Di Sabatino, Anffas
Onlus Regione Abruzzo
ho atteso del tempo prima di scriverti, in
quanto non mi era possibile credere ad una tale nefandezza. Ne ho parlato anche
con Pizzolato, Presidente di Treviso, per condividere con lui lo smarrimento che
ha scaturito in noi un tale fatto.Vi sarebbero le solite considerazioni di rito
(estremisti, vandali, ignoranti e quant'altro ….) ma, la mia riflessione va
oltre. Il mio, tuo, nostro compito di Consiglieri Nazionali ci impone, come con
coraggio hai fatto supportato dal marito, di "urlare" questi atti barbari e di
discriminazione non solo fra i "soliti intimi" ma e specialmente alla
collettività. Dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo sindacale e di
rappresentanza, per far sentire la voce del degrado umano, sociale e morale che
i familiari di persone con disabilità stanno vivendo. Quanto avete fatto, in
particolar modo per l'esposizione personale, rasenta l'atto eroico. Proprio per
questo ritengo veramente necessaria un'azione prolungata dell'episodio. Non
abbassare i toni. Anche venerdì, all'incontro di Padova sulla scuola, ribadisci
con fermezza la doppia sofferenza che provate (e che con voi provano tutte le
famiglie ghettizzate) non solo nell'avere una persona cara con disabilità, ma ad
essere spesso oggetti di atti deplorevoli e spesso, troppo spesso, offensivi.
Tutta la mia famiglia vi invia un fraterno e caloroso abbraccio, nella
consapevolezza che sono le persone come voi che ci danno la motivazione e la
forza per affrontare le fatiche quotidiane che di giorno in giorno ci sembrano
sempre più insormontabili.
Grazie per la vostra famiglia e grazie per la
vostra amicizia che, gelosamente, custodiamo nel nostro cuore.
Cara Lilia,
desideriamo esprimerti tutta la nostra
solidarietà e vicinanza in un momento tanto grave e difficile per episodio
incivile ai danni dei tuoi figli e della tua famiglia. Non mancheremo di
continuare a promuovere opere di sensibilizzazione anche sul nostro territorio
per sperare che episodi di questo genere non si ripetano in futuro.
Cordiali
saluti,
abbiamo saputo del grave atto
discriminatorio avvenuto nei confronti della Tua famiglia ed a nome dell'intera
comunità di Anffas Lombardia Onlus Vi facciamo pervenire i sensi della più
profonda solidarietà e vicinanza per quanto avete dovuto subire. Questo ci
onferma che il nostro impegno nell'associazione è sacrosanto, in quanto la
nostra opera di sensibilizzazione e di difesa dei diritti non può venir meno
mai. Siamo veramente degnati per quanto avete dovuto subire, anche per il modo
vigliacco, intollerante e arbaro in cui è stato espresso. Siamo certi che non Vi
perdiate d'animo ed avete fatto bene a rendere pubblico il fatto. Vi siamo
vicini con spirito di piena condivisione e comprensione e Vi salutiamo con
affetto.
Per il Consiglio Direttivo diAnffas Regione Lombardia Onlus
La Presidente, Carla Torselli
quanto vi è accaduto, quanto ci è
accaduto, perchè Michelangelo e Giordano sono parte della nostra grande
famiglia, sono episodi che fanno molto male. Pur coscienti che fortunatamente
queste situazioni sono sempre più marginali, quando accadono ci allertano su
quanto ancora si debba lavorare per superare queste sacche di profonda ignoranza
che nonostante tutto resistono. Come la vita ci ha insegnato ci resta però solo
una cosa da fare: zaino in spalla e avanti a testa bassa a lavorare per i
genitori del domani!!
Un abbraccio forte.
Luciano Enderle e
famiglia
da sempre
ammiro la vostra testimonianza di genitori dediti con immenso amore ai vostri
figli e impegnati nella vita sociale con totale disponibilità e generosità.
Un grande esempio di profonda umanità.
Questa mattina ho letto con
grande dispiacere la vostra lettera e lo scritto anonimo.
Mi sento solidale
con il vostro dolore e prego perché quella persona si renda conto del male
fatto, in contrasto non solo con il Vangelo, ma anche con quel rapporto umano
che prevede il dialogo, la comprensione ,l'aiuto reciproco, nella fatica di
accogliere l'invito evangelico a "portare gli uni i pesi degli altri". Penso che
tutta la nostra comunità si senta solidale con voi.
Con stima, solidarietà e
affetto, Don Luigi Contin
Cara Lilia,
a nome di tutte le compagne e i compagni
dello SPI CGIL, ti esprimo la solidarietà e l'affetto che ti meriti in questa
battaglia di civiltà. Sappi che la nostra organizzazione ti è vicina e pronta,
come sempre, a scendere in campo per la difesa di quei diritti conquistati in
tanti anni di battaglie politiche e sindacali per la difesa dei più deboli.
Ti invio il comunicato che abbiamo fatto pervenire alla stampa.
Un caro
abbraccio a te e alla tua famiglia
Rosanna Bettella, Segretaria
Generale
Carissima Lilia, ti esprimo tutta la mia solidarietà e
quella degli amici dell'Associazione per la Pace per quanto è successo alla tua
famiglia.
Purtroppo la tracotanza e l'intolleranza stanno trovando spazi
sempre più ampi nella nostra società.
Un abbraccio forte
Gianna
Tirondola
Cara Lilia,
ho letto oggi l'articolo di giornale e
la tua lettera e sono profondamente turbato, comprendendo il tuo sconcerto e la
tua indignazione.
Ti sono vicino e tutta la fish e le sue associazioni sono
con Voi in questo momento terribile per darVi la forza di resistere e di
proseguire nella lotta per la parità e nella conduzione di una vita serena,
malgrado tutta la stupidità e la cattiveria altrui.
Un affettuoso abbraccio,
Tillo Nocera
Cara Lilia,
abbiamo appreso con sgomento quanto è
accaduto alla tua famiglia nei giorni scorsi.
Difficile trovare le parole
per esprimere sentimenti e pensieri che riempiono il nostro cuore e la nostra
mente di fronte ad un fatto così grave .
Subito vogliamo esprimere a te, a
tuo marito e ai tuoi figli la nostra solidarietà; siamo al vostro fianco e
pienamente disponibili ad intraprendere insieme azioni e iniziative per
rispondere a questo gesto di intolleranza e discriminazione.
Da parte
nostra, moltiplicheremo l'impegno a difendere quanto conquistato negli anni in
termini di diritti per tutti e ad ampliarli ulteriormente.
A nome nome di
tutta la FLC CGIL di Padova, un abbraccio.
Mariateresa De
Santis
Carissima Lilia,
ti sono vicina con tanto affetto
esprimendo anche lo sdegno che condivido con gli amici dell'associazione CULTURE
che rappresento.
Paola Fioretti
Con rammarico e sconcerto abbiamo
appreso la notizia di quanto accaduto alla famiglia Manganaro. Speravamo che
episodi tanto riprovevoli fossero legati alla mancanza di una cultura umana e
civica ormai definitivamente superate nei paesi cosiddetti civili ai quali il
nostro ritiene appartenere. Dobbiamo invece prendere atto, con grande dolore,
che simili episodi di intolleranza e discriminazione sono ancora frequenti nella
nostra società "evoluta" e che, proprio alla luce di espressioni così barbare
della nostra società, la nostra Associazione deve continuare ancora con maggior
vigore a perseguire i suoi obiettivi per far sì che la dignità e i diritti di
tutte le persone, disabili e non, siano realmente rispettati.
l Consiglio
Direttivo e tutti i soci dell'Anffas di Massa-Carrara condannano con tutta la
loro forza il riprovevole episodio ed esprimono, con grande affetto, la loro
solidarietà alla sig.ra Lilia Manganaro, a suo marito ed ai suoi figli ai quali
inviamo un caloroso abbraccio garantendo la nostra collaborazione per qualsiasi
azione si voglia intraprendere in difesa degli intoccabili diritti umani e
civili di ogni persona.
Per ANFFAS Massa-Carrara, la Vice Presidente
Prof. Fiorella Nari
Caro Presidente Nazionale,
grazie a Lei siamo venuti a
conoscenza dei particolari di questo episodio così increscioso e
discriminatorio, e possiamo dirLe che ne siamo FORTEMENTE indignati. Eravamo,
purtroppo, già informati di quanto accaduto grazie all'intervista fatta alla
Prof.ssa Manganaro da un giornalista della RAI.Sottolineamo che quello che ci ha
più irritati è la capacità del condomino di pensare e scrivere quelle cose così
forti, e la totale assenza di coraggio
di esprimere verbalmente, occhi negli
occhi, tutto quello che pensava sulla famiglia della Sig.ra Manganaro.
Condividiamo totalmente quello che Lei afferma nella Sua nota, e La preghiamo
gentilmente di riportare alla Consigliera Manganaro tutto il nostro affetto e la
nostra comprensione. Anche se siamo consapevoli che ci sarà sempre una
percentuale di persone pronte a compiere queste azioni, noi ci auguriamo che
questi episodi così sgradevoli non si verifichino più.
Le porgiamo cordiali
saluti e auguri di buon lavoro.
Per Anffas Cisterna di Latina, il
Presidente, Bernardo Lanzillo
Ho appena letto la lettera che tu hai ricevuto cara Lilia,
sono sconvolta e con le lacrime agli occhi. Mi chiedo quale cattiveria possa
contenere il cuore della persona che ha scritto e ti ha fatto pervenire quelle
parole. Non mi stupisce che ancora adesso ci siano persone così, in un mondo in
cui tutto deve essere perfetto ed idoneo al proprio benessere, anche i rumori,
la stessa presenza dei nostri figli può dare fastidio. Ma tu sai bene, lo hai
dimostrato in tutti questi anni, che ci sono anche altre persone più degne ed a
queste dobbiamo far riferimento. Non perder la fiducia e la grinta che ti ha
fatto ammirare da tutti noi. Lo devi a te stessa ed ai tuoi figli che sento di
amare anche se non li ho mai visti.
Coraggio! Per quel poco che può valere,
ti sono tanto, tanto vicina e pronta ad appoggiarti se tu ne avessi bisogno.
Egle Folgori, Anffas Chiavari
Naturalmente siamo solidali con la grande famiglia ANFFAS, nello sdegno, per l'ignobile gesto ai danni della famiglia Mnganaro, sarebbe bene interpellare le "iene" o "striscia la notizia", loro si che sapranno dare una lezione esemplare facendo fare una figuraccia pubblica al condomino intollerante. Sicuramente scuoterà la sua coscienza, ma anche quella di tanti altri ancora in giro, ne sono purtroppo ancora in molti.
Marco Piancone, Anffas Torremaggiore
A MICHELANGELO E GIORDANO
A MAMMA E PAPA' DI MARCO
ALLA CONSIGLIERA NAZIONALE LILIA MANGANARO
E' difficile stabilire una priorità nelle sensazioni
provocate dalla lettura dell'ignobile foglietto anonimo lasciato sul vostro
zerbino.
Io che mamma non sono, chiedo scusa a una mamma vittima di un vile
gesto di intolleranza.
Io che ho scelto di essere mamma dei miei ragazzi
disabili ANFFAS NOVARA , vedo rafforzata la convinzione che non si deve dare per
compiuto il cammino di civiltà che questa povera società dimostra di aver
percorso solo in minima parte.
Sono accanto a Lei e a suo marito in difesa
dei diritti: "I diritti umani: diritti di tutte e di tutti, dappertutto, in ogni
momento, in ogni condizione".
ANFFAS ONLUS DI NOVARA, Il Presidente,
Silvia Corona Miglio
Gent.ma Professoressa
Lilia Manganaro
Consigliera Nazionale Anffas
Abbiamo ricevuto dall'Anffas Nazionale notizie sull'increscioso episodio che
Lei e la Sua famiglia avete dovuto subire. Non abbiamo parole per esprimere lo
sconcerto e lo sdegno che il fatto ha suscitato in noi tutti. E' una chiara
dimostrazione che non esiste handicap più grave della ignoranza, della
prepotenza e dell'arroganza che certe persone, apparentemente "normali",
talvolta, sanno esprimere. Vorremmo manifestare, a Lei ed ai Suoi Famigliari, la
nostra partecipazione nonché l'apprezzamento per la Vostra decisione di
denunciare e rendere pubblica una simile ingiustizia.
A tutti Voi i nostri
più calorosi saluti e auguri.
Per Anffas Tolmezzo, la Presidente, Elisa
Barazzutti
Cara Lilia,
Ho avuto modo di conoscerLa in occasione della
presentazione degli Enti Partners, del Master in Disabilià ed Interventi
Inclusivi nelle istituzioni e sul territorio dell'Università di Padova, con la
Prof. Roberta Caldin. Ho potuto apprezzare la Sua generosità ed il Suo spirito
combattivo, e di conoscere il Suo impegno per l'inclusione scolastica delle
persone con disabilità. Sono veramente dispiaciuta per quanto Le è accaduto, e
voglia gradire, cara Lilia, il mio sostegno e quello dell'ANFFAS a cui
appartengo, a Lei ed alla sua famiglia.
Un caro saluto.
La
coordinatrice del Centro ANFFAS Onlus Sanremo, Dott. Irene Bellone
Gentilissima Dottoressa Lilia Manganaro
Abbiamo ricevuto copia
della lettera anonima a Lei indirizzata, vogliamo esprimere a nome dell'ANFFAS
Onlus Sanremo solidarietà e affetto di fronte a questo atteggiamento aggressivo,
violento ed assolutamente gratuito. Da tutti noi un sincero augurio di buon
superamento di questo increscioso episodio.
ANFFAS Onlus Sanremo
Abbiamo letto con grande rammarico del grave episodio
accaduto alla famiglia Manganaro;
purtroppo ancora oggi, benché ovunque si
parla di solidarietà, l'ipocrisia mascherata da ignoranzacontinua a calpestare i
diritti dei più deboli, accentuando ancora di più la discriminazione in una
società dove l'indifferenza e la tolleranza verso gli altri, in particolare "i
cosiddetti diversi", è ancora più evidente. Noi tutti Soci, famigliari e
volontari appartenenti alla famiglia Anffas Onlus Puglia e non, esprimiamo
solidarietà vera e MAIUSCOLA alla famiglia Manganaro affinchè continui a lottare
con spirito di reattività per quello in cui tutti noi crediamo.
Michele
Lasorsa, Presidente Anffas Onlus Puglia
Giovanni Totta, Vice Presidente
Anffas Onlus Puglia
Cara Lilia,
Lettera della Presidente di Anffas Villa Gimelli di
Rapallo Onlus, Rosina Zandano
dopo averti espresso tutta la mia
solidarietà telefonicamente, appena appresso dell'increscioso fatto, ritengo
utile e necessario scriverti, per testimoniare formalmente il mio sdegno e la
mia preoccupazione nei confronti di una società che oggi appare sempre più
inadeguata.
Noi genitori conosciamo bene le fatiche ed i sacrifici che la
vita ci ha riservato nel crescere un figlio con disabilità. Abbiamo accolto ed
accettato questa sfida traendone in dono ogni giorno una speciale sensibilità,
ma soprattutto la forza per impegnarci nel garantire loro le condizioni per una
pari opportunità di vita. Abbiamo trascorso e continuiamo a trascorrere i nostri
anni ad insegnare la tolleranza ed il rispetto della diversità, elementi
essenziali ed imprescindibili per una società che voglia dirsi civile e
solidale.
Fatti come quello che è accaduto a Padova ci fanno riflettere
purtroppo su quanto sia ancora lontano il nostro traguardo e, pertanto, su
quanto siano oggi più che mai necessari la nostra determinazione ed il nostro
impegno a favore delle persone con disabilità.
Ritengo, infatti, che dal
loro benessere e dalla loro qualità di vita si misuri il grado di civiltà della
nostra società.
In attesa di incontraci presto, abbraccio te, Michelangelo e
Giordano.
Con affetto,
Mario Sperandini, Presidente Anffas Onlus
Macerata
Cara Lilia,
per l'increscioso episodio accaduto alla tua
famiglia, non so esprimere la gamma di emozioni che mi ha avvolto...purtroppo
l'ottusità veicola spesso crudeltà e davanti a certi fatti, rimaniamo
sbigottitti. Ma accanto alla stupidità, tantissimi cuori battono per i nostri
ragazzi che, noi sappiamo, sanno avere, al di là dei loro problemi, il candore e
la levità degli angeli.
Ti abbraccio fortemente insieme a tutta la tua
famiglia. Siamo con voi, sempre!
A presto!
Melita D'Amico ANFFAS Catania
Estratto dal verbale del Consiglio Comunale di Padova
del 20 OTTOBRE 2008
Presidente Boselli
29 presenti, il
Consiglio è in numero legale, quindi dichiaro aperta la seduta.
Consiglieri,
in apertura dei nostri lavori, in accordo con tutti i Capigruppo, voglio
esprimere a nome del Consiglio la nostra solidarietà ad una collega del passato
Consiglio comunale, la professoressa Lilia Manganaro, da sempre impegnata nel
sociale, a difesa in particolare dei diritti
delle donne e delle persone
diversamente abili. Voi sapete che la professoressa Manganaro e la sua famiglia
sono state vittime nei giorni scorsi di un episodio di gravissima e vergognosa
intolleranza nei confronti della disabilità dei due figli. È un atto davvero
inqualificabile, che ha offeso non solo la professoressa Manganaro, il marito e
i figli, ma ha offeso anche tutta la nostra comunità, una comunità solidale, una
comunità che vuole includere, che vuole accogliere le diversità come un valore.
Quindi questa sera noi vogliamo a Lilia, al marito Giorgio e ai figli
Michelangelo e Giordano esprimere tutto il nostro affetto e tutta la nostra
vicinanza.
O M I S S I S
Il Consiglio Direttivo di Anffas onlus di Varese, avendo
appreso del grave fatto discriminatorio subito dalla Consigliera Lilia Manganaro
e dalla sua famiglia, esprime la propria solidarietà nei loro confronti e il
pieno sdegno per chi ha commesso il riprovevole gesto.
Con stima,
Il Presidente e i Consiglieri di Anffas onlus di Varese: Cesarina Del
Vecchio; Anna Castiglioni ; Renzo Forza; Livia Vaccaro; Adele Castellan; Maria
Giampetruzzi; Fioretta Peronaci; Emilio Rota; Maria Caccia Dominioni
Il Presidente e l'Intero Consiglio Direttivo prendono atto
della sgradevole situazione in cui è stat coinvolta la Sua famiglia. E' un atto
indegno e inqualificabile in uno Stato Civile. Inviamo la nostra sincera
solidarietà e incoraggiamento a seguire con fermezza la nostra linea
associativa.
Con grande stima,
Il Presidente di Anffas Onlus
Mantova, Davide Buzzago