"È necessario l'immediato ritiro dell'atto amministrativo del Comune di Reggio Calabria che, impedendo l'iscrizione dei bambini con disabilità alle scuole dell'infanzia per l'A.A. 2014/2015, calpesta palesemente i diritti dei bambini in questione e delle loro famiglie. Il tardivo tentativo dei Commissari di risolvere la situazione con l'annuncio di possibili eventuali assunzioni di personale, non è sufficiente e soprattutto mette in luce ancora una volta come chi ha una disabilità è considerato un cittadino di serie B": così Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus commenta l'incredibile decisione del Comune calabrese che infrange non solo la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – che, ricordiamo, è legge nel nostro paese – ma la stessa Costituzione Italiana e le norme dello Stato.
"Il fatto che il Comune sia commissariato non deve comportare discriminazioni di alcun tipo, soprattutto per i bambini con disabilità" prosegue il presidente "la decisione dell'amministrazione evidenzia nuovamente la mancanza di una cultura dell'inclusione sociale e scolastica, due fattori fondamentali per la crescita della società. L'avviso in questione è il frutto di un retaggio culturale che ancora non crolla, basato su esclusione e discriminazione".
Conclude: "L'evidente ed illegittima disparità di trattamento tra i bambini con disabilità e non, è da considerarsi ancora più grave, poiché la priorità nell'accesso ai servizi deve essere garantita proprio ai bambini con disabilità, specie con connotazione di gravità, ai sensi della Legge n. 104/1992. Pertanto, Anffas Onlus chiede l'immediato annullamento in via di autotutela dell'Avviso in questione, vedendosi costretta, in caso contrario, a mettere in campo, di concerto con le realtà associative del territorio, tutte le azioni legali del caso per censurare ed eliminare tale gravissima discriminazione".
22 gennaio 2014