Fonte www.superabile.it - Avere un figlio con autismo incide sensibilmente sulle scelte riproduttive future dei suoi genitori. È questa la conclusione di uno studio condotto dai ricercatori dell'Università della California, pubblicato su JAMA Psychiatry.
Il primo paper a dimostrare scientificamente una tendenza demografica ribattezzata "reproductive stoppage", un vero e proprio stop alla riproduzione. Secondo il Professor Neil Rish, responsabile del progetto di ricerca, infatti, a prescindere dal numero dei figli precedentemente avuti, la diagnosi del Disturbo dello Spettro Autistico fungerebbe da deterrente per la scelta di avere nuove gravidanze. Lo avrebbero confermato i dati delle ricerche effettuate su coppie americane per i quali questi genitori avrebbero il 30% di possibilità in meno di continuare a procreare. Tra i motivi, non approfonditi dalla ricerca, potrebbero esserci il timore di dare alla luce un altro bambino affetto dallo stesso disturbo e la paura di non riuscire a prendersi cura di un nuovo nato, spiega la dottoressa Lisa Coen.
20 giugno 2014