Fonte www.superabile.it - Iniziare un percorso misto di istruzione e formazione in azienda negli ultimi due anni delle superiori? È possibile. Lo stabilisce il Decreto interministeriale Istruzione, Lavoro ed Economia (trasmesso con una nota del Miur dello scorso giugno). Il decreto prevede che gli studenti degli ultimi due anni, in particolare degli istituti tecnici e professionali, possono effettuare nel triennio 2014-2016 un percorso di istruzione e formazione in azienda conseguendo il diploma di scuola superiore con la certificazione delle competenze acquisite e il credito didattico per il periodo trascorso in azienda.

Una possibilità prevista anche per gli alunni con disabilità dagli articoli 7 e 9 del decreto, rispettivamente per la promozione della loro autonomia e per la valutazione dei risultati sulla base della specifica normativa di riferimento.

Il percorso va preceduto da un'intesa tra il ministero del Lavoro e dell'Istruzione, la Regione e l'azienda interessate. Sulla base di quest'intesa la scuola stipula una convenzione con l'azienda, convenzione che deve contenere tra l'altro i dettagli del Piano formativo personalizzato, l'obbligo per la scuola di nominare un tutor interno e per l'azienda di nominarne uno aziendale, l'orario di lavoro dello studente in azienda.

In seguito alla convenzione, lo studente stipula un contratto di apprendistato con l'azienda e ha diritto a ottenere il riconoscimento dei crediti didattici maturati anche in caso di cessazione anticipata della sperimentazione e a rientrare nei percorsi normali di istruzione.

Il percorso sperimentale si svolge utilizzando fino a un massimo del 35% dell'orario scolastico. Al termine del percorso misto la scuola valuta anche i risultati dell'attività svolta in azienda sulla base del rapporto effettuato dal tutor aziendale che si avvale anche del parere del tutor scolastico.

Tutte le attività devono svolgersi senza oneri aggiuntivi per lo Stato.

Alle famiglie si suggerisce di contattare, all'inizio di settembre, il coordinatore della classe frequentata dal proprio figlio con disabilità o l'insegnante per le attività di sostegno per verificare l'opportunità di una frequenza del percorso misto sperimentale.

A proposito degli alunni con disabilità, il decreto non distingue tra quelli che seguono un Pei semplificato e quelli che seguono un Psi differenziato, pertanto si tratta di una possibilità offerta a tutti, purché sia utile per il percorso del singolo studente.

*responsabile dell'area normativo-giuridica dell'Osservatorio dell'Aipd sull'integrazione scolastica

1 settembre 2014