Fonte www.superando.it - Parcheggi inadeguati, scale senza scivoli, marciapiedi interrotti: anche a Bergamo si combatte da molti anni la battaglia contro le barriere architettoniche, che rendono non poco complicata la vita delle persone con disabilità, ma anche di molti altri cittadini. Nella città lombarda agisce sin dal 1986 un Comitato Provinciale per l'abbattimento delle barriere architettoniche, composto da numerose organizzazioni, ovvero dalle Sezioni locali della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e dell'ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), dall'Auser Provinciale, dall'ABSM (Associazione Bergamasca per la Sclerosi Multipla e per la Paraparesi Spastica "Caty Zulian"), dall'ADB (Associazione Disabili Bergamaschi), dall'Associazione PHB-Polisportiva Bergamasca e dal Comitato "Come Noi" Treviglio, oltreché dai Sindacati CGIL, CISL e UIL.

A presiedere l'organismo – che in questi mesi sta decisamente rilanciando la propria azione – è Annalisa Colombo, la quale dichiara al quotidiano «L'eco di Bergamo»: «C'è ancora molto da fare rispetto a questo tema. Il nostro Comitato è attivo ormai da ventotto anni e dopo una breve pausa intende ripartire con una serie di iniziative e avere un ruolo di stimolo nei confronti delle Amministrazioni».

«Per legge – sottolinea poi alla medesima testata orobica Rocco Artifoni della Fondazione Culturale Serughetti-La Porta – le Amministrazioni Pubbliche dovrebbero informare e sensibilizzare sul tema, e naturalmente sostenere iniziative concrete di abbattimento delle barriere, dopo avere realizzato un censimento delle stesse, da finanziare con il 10 per cento degli oneri di urbanizzazione e da aggiornare ogni due anni. Ma questo non accade».

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14 ottobre 2014