Fonte www.handylex.it - Il sito HandyLex ripropone i tratti salienti della Legge di Stabilità da poco in Gazzetta Ufficiale con gli "aggiustamenti" intervenuti in sede di discussione e approvazione.
La Legge di stabilità 2015 conferma interventi di notevole contenimento e riduzione della spesa pubblica e dall'altra una serie di misure che – nel loro intento – vorrebbero favorire l'assunzione a tempo indeterminato e a mantenere ammortizzatori per chi perde il lavoro. La riduzione della spesa pubblica colpisce in particolare le Regioni - sulle quali gravano anche gli impegni per il Patto della salute - e gli Enti Locali, ma riduce anche molti capitoli di spesa dei Ministeri.
Ancora timida invece è la spending review (cioè un intervento selettivo sulla qualità della spesa pubblica) almeno rispetto all'ammontare e alle modalità preventivate e ampiamente enfatizzate nell'estate scorsa. Inoltre i vincoli posti dell'Unione Europea hanno spinto Governo e Parlamento a prevedere anche un pesante aumento delle aliquote IVA a partire dal gennaio 2016. Quella ordinaria passerà al 24% nel 2016, al 25 dal 2017, al 25,5 % dal gennaio 2018. Stessa sorte è riservata all'aliquota attualmente al 10%: 12% dal 2016, 13% dal 2017. L'aumento previsto potrà essere evitato solo se la revisione della spesa pubblica consentirà ulteriori risparmi e contenimento del debito pubblico (in tendenziale aumento).
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Per approfondire
Leggi la guida per le norme su sanità e welfare a cura della segreteria della conferenza delle regioni e delle provincie autonome
Leggi l'approfondimento proposto dal Ministero della Salute "La salute nella Legge di stabilità 2015"
Leggi l'articolo "La Legge di Stabilità regala tagli sostanziosi alla scuola"
7 gennaio 2015