Fonte www.superabile.it - C'è chi ha già fatto i lavori da tre anni e il rimborso non l'ha ancora visto. E dovrà aspettare ancora un po', almeno fino a giugno. Se tutto va bene. Sono ben 2.300 infatti le domande inevase presentate, nel 2013 (con lavori eseguiti nel 2012), da cittadini per il rimborso delle spese sostenute per abbattere le barriere architettoniche. A queste se ne aggiungono altre 2.299 del 2014.

Giacciono all'assessorato alla Casa della Regione Lombardia, in attesa che la Giunta Maroni trovi i fondi. Nelle casse del fondo speciale che serve ai privati per l'eliminazione di gradini, porte o ascensori troppo stretti non ci sono più soldi.

Il Movimento 5 Stelle e il Pd hanno presentato una mozione in Consiglio Regionale, per chiedere al Governatore Maroni di "stanziare, in tempi brevi, i finanziamenti a copertura delle domande ancora da liquidare" e di "adoperarsi durante la prossima riunione della Conferenza Stato Regione affinché venga riattivato il fondo anche a copertura dei finanziamenti pregressi". La mozione è stata approvata (con 55 voti a favore) ma parzialmente modificata: la Giunta si impegna solo a verificare nella fase di assestamento di bilancio la possibilità di reperire i fondi.

Insomma una mezza promessa, un "vedremo che si può fare".

Per la verità la colpa non è solo della Regione. Anzi è principalmente dello Stato: dal 2001 infatti i governi che si sono succeduti non hanno più stanziato risorse (ad eccezione del 2005), come previsto dalle legge n.13 del 1989, e la regione ha coperto il buco con risorse proprie, per un ammontare complessivo di 78,8 milioni di euro. Il problema, ora, è che non si riescono a trovare i fondi per le domande presentate sia nel 2013 (9,3 milioni di euro) che nel 2014 (9,1 milioni di euro).

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12 maggio 2015