Fonte comunicato stampa Inclusion Europe* - Nonostante l'elaborazione di documenti come l'European Accessibility Act e la Non-Discrimination Directive, le organizzazioni e gli organismi dell'Unione Europea che rappresentano e difendono i diritti dei cittadini con disabilità fanno ancora troppo poco per coinvolgere le persone con disabilità stesse, in particolare con disabilità intellettiva, nei processi decisonali.
Inclusion Europe sta lavorando in tal senso, chiedendo per il futuro l’adozione di un codice di condotta che regoli le forme di consultazione e di coinvolgimento di tutte le persone con disabilità e delle loro organizzazioni rappresentative nel processo decisionale UE.
Secondo Inclusion Europe, quindi, partendo dal presupposti di base che l'opinione delle persone con disabilità è fondamentale per tutto ciò che riguarda la loro vita, l’UE dovrà concentrarsi sul rafforzamento delle capacità delle persone con disabilità in Europa e sull’approvazione di misure concrete che li forniscano di una più ampia gamma di strumenti e metodologie, puntando, ad esempio, sulla formazione specifica dei funzionari dell’UE sulle forme di consultazione realmente accessibili, sulla partecipazione degli auto-rappresentanti nei gruppi di lavoro e sulla produzione di materiali informativi accessibili.
*Cui Anffas Onlus aderisce
Il comunicato originale di Inclusion Europe (in lingua inglese) è qui disponibile
8 settember 2015