Tratto dal sito www.superando.it
(di Orietta Cazzola)
Donato dalla Provincia di Varese alla
locale Associazione AVID, che ne gestirà l'utilizzo in collaborazione con le
autoscuole convenzionate, il veicolo contribuirà a una notevole riduzione di
costi per le persone con disabilità della provincia che debbano prendere o
rinnovare la patente, portando, per una volta, all'abbattimento di barriere non
architettoniche, ma normative e burocratiche. Una positiva novità è in vista per
chi deve prendere o rinnovare la patente di guida nel Varesotto. Nei giorni
scorsi, infatti, nel capoluogo lombardo (a Villa Recalcati), la Provincia di
Varese e l'AVID (Associazione Volontaria Assistenza Invalidi e Disabili) hanno
presentato un'auto speciale multiadattata che potrà appunto abbattere i costi di
acquisizione. Il mezzo - preparato appositamente per il conseguimento o la
revisione del documento di guida - è un dono che l'AVID ha ricevuto dalla
Provincia di Varese e che gestirà in collaborazione con le autoscuole
convenzionate.
Il progetto che ha portato a disporre del veicolo -
realizzato in collaborazione con l'ASL locale - contribuirà in tal modo a una
notevole riduzione dei costi per gli utenti, che invece della solita "corrosiva"
trafila, dovranno semplicemente rivolgersi a una delle sedi dell'AVID
(quella di Varese, ma anche quelle di Castiglione Olona, Jerago con Orago,
Gallarate, Olgiate Olona e, prossimamente, anche Tradate) o collegarsi al sito
dell'Associazione e seguendo le istruzioni. Si tratta senz'altro di un passo
importante nella giusta direzione del superamento di barriere spesso non solo
architettoniche, ma anche burocratiche, come ha sottolineato il presidente della
Provincia di Varese Dario Galli: «Un contributo - ha dichiarato - attraverso il
quale abbiamo voluto fornire una possibilità reale e concreta a tutte quelle
persone che spesso non possono vivere una vita "normale", per impedimenti che
con qualche piccola accortezza e un po' di forza di volontà si potrebbero
eliminare completamente. La collaborazione che ha portato a compimento questo
progetto è il frutto della nostra volontà di superare queste barriere, che
spesso non sono solo architettoniche, ma anche normative e burocratiche».
23 luglio 2009