Comunicato stampa del 27 ottobre 2009
COMUNICATO
CIIS
"Integrazione: indietro tutta. Noi non C.I.I.S.tiamo"
L'integrazione
scolastica degli alunni con disabilità "non si tocca". Indietro NON si
torna.
Il rischio di un
"ritorno al passato" con la riapertura delle "classi
differenziali", derivante da scelte politiche pedagogicamente miopi, è
motivo di forte preoccupazione per il futuro dell'integrazione scolastica degli
alunni con disabilità. A denunciare ciò che sembra sempre più una realtà
piuttosto che un ipotetico rischio sono le Associazioni di insegnanti e di
genitori da sempre impegnati a promuovere e sostenere il processo di
integrazione scolastica degli alunni con disabilità le quali, riunitesi
a Roma il 24 ottobre, hanno manifestato aperto dissenso rispetto alla
critica situazione determinatasi nelle scuole italiane.
L'iniziativa,
organizzata dal CIIS (Coordinamento Italiano insegnanti di Sostegno), è stata
promossa congiuntamente da importanti Associazioni operanti in Italia. Il tavolo
del confronto e della proposta ha visto insieme il presidente
dell' ANMIC , dr. Giovanni Pagano, il vicepresidente
FISH , avv. Salvatore Nocera, la responsabile nazionale per le
politiche scolastiche dell' Anffas , prof.ssa Lilia Manganaro, il
presidente del CIIS , Evelina Chiocca, il presidente
dell'Associazione Tutti a scuola , Antonio Nocchetti, la
moderatrice di liste web ( Didaweb, Dw-Handicap, Handicap e società,
Educazione & Scuola ), Elena Duccillo, la rappresentante
dell' Ass. Genitori Tosti, Fabiana Gianni, la rappresentante
dell' Ass. Bottigelli , Anna Di Domenico, il responsabile
CIIS Sardegna , Giuseppe Argiolas, il vicepresidente
Ass. Italiana SuxFragile , Vito Bardascino e, in rappresentanza
delle OOSS di categoria, il presidente dell' ANIEF , Marcello
Pacifico.
Nel corso del seminario, su proposta dell'Associazione C.I.I.S., è
stata predisposta, con la collaborazione e il confronto fra genitori e
insegnanti, la "Prima Piattaforma per l'integrazione scolastica degli
alunni con disabilità", in cui sono stati evidenziati gli elementi
irrinunciabili e imprescindibili affinché si realizzi pienamente la scuola
dell'inclusione. La Piattaforma, che si propone come riferimento per le
Istituzioni e la società civile, intende riavviare e rafforzare il processo di
integrazione, in quanto documento programmatico e di azione attraverso il quale
viene riaffermato che "l'integrazione non si tocca" e che "indietro non si
torna". Gli interventi dei Presidenti e dei Rappresentanti delle Associazioni
hanno messo in risalto, con precisa cognizione e con dati evidenti e
inconfutabili, quanto siano numerose e complesse le condizioni di grave disagio
scolastico in cui si trovano costretti oggi moltissimi alunni con disabilità.
Hanno rilevato inoltre come vengano sempre più contraddetti nella pratica i
principi proclamati ed enunciati sul diritto, per TUTTI gli alunni, di
soddisfare nella scuola pubblica il bisogno di apprendere e di essere educati.
Fra i problemi , per i quali urgono soluzioni, sono stati
evidenziati:
- sovraffollamento delle
classi (in alcune sono presenti più di 30 alunni),
- più alunni con
disabilità inseriti nella stessa classe (non essendo stato definito un
"tetto"),
- classi numerose con oltre 30 alunni in
cui sono iscritti anche 3 o più alunni disabili,
- classi appositamente
formate da soli alunni con disabilità e quelli considerati
"fragili",
- attivazione di "laboratori" o "attività didattiche"
riservate ai soli alunni con disabilità e talvolta con i "più deboli"
(questa modalità, come la precedente, è equiparabile a classi differenziali non
dichiarate),
- riduzione delle ore di sostegno didattico (in
alcuni casi sono state attribuite 3 ore settimanali),
- aumento del
rapporto alunno disabile/docente ( dovendo rispettare la "media
nazionale" di un insegnante ogni due alunni, ad ogni docente vengono assegnati
più casi, anche oltre i 4. Condizione, questa, che nega e lede il diritto allo
studio),
- formazione iniziale e in servizio degli insegnanti
( tema particolarmente sentito, com'è condivisa la necessità che vi sia
maggiore attenzione rispetto ad una preparazione comune e per tutti sui temi
dell'inclusione).
Che politicamente, per questioni prettamente economiche, si
voglia tornare a modalità organizzative sempre più rispondenti alla logica della
separazione anziché a quella dell'integrazione è stato rilevato da tutti i
presenti. Nell'immediato, per far fronte all'emergenza, i rappresentanti delle
Associazioni hanno convenuto di chiedere al Governo di adottare
immediati provvedimenti d'urgenza finalizzati a correggere le molte situazioni
inaccettabili. Qualora il Governo non manifestasse la ferma volontà di
intervenire prontamente per modificare o annullare tutte quelle scelte che non
promuovono la scuola inclusiva, le Associazioni dei genitori e degli insegnanti
si sono proposte di attivare una serie di iniziative per sensibilizzare
l'opinione pubblica. In ogni caso, le famiglie si sono già allertate,
pronte, se necessario, a intraprendere anche azioni giudiziarie per garantire i
diritti acquisiti.
I convenuti hanno ritenuto infine di non chiudere i
lavori, ma di rimanere convocati in "assemblea permanente"
per monitorare l'evolversi della situazione dell'inclusione scolastica
e per promuovere azioni coerenti ed efficaci, anche di protesta, già dal
prossimo mese di novembre. Le Associazioni presenti, che partecipano anche ai
lavori della Consulta, si sono poi impegnate a rappresentare al MIUR il
4 novembre prossimo, le indicazioni emerse nel corso del Seminario.
Per
informazioni
COORDINAMENTO ITALIANO INSEGNANTI DI SOSTEGNO
www.sostegno.org
Recapiti: 346 690 37 26;
349 414 47 50
E-mail: sostegno@sostegno.org