Riceviamo e pubblichiamo in comunicato stampa della Fish in
merito ad un gravissimo atto intimidatorio ai danni di Nunzia Coppedè,
Presidente della Fish Calabria, unendoci a tutti coloro che hanno espresso
solidarietà nei suoi confronti e nei confronti del lavoro che svolge da anni,
con grande passione, per la promozione e la tutela dei diritti delle persone con
disabilità e per la legalità.
Solidali e vicini a Nunzia Coppedé
Sconcerto a dir poco ci ha creato la notizia
letta questa mattina nel quotidiano «La Gazzetta del Sud»,
della quale riportiamo i tratti essenziali.
«Nella notte di ieri, nel
piazzale della sede di Via Conforti, centro storico cittadino di Lamezia Terme
(Catanzaro), sono stati manomessi i freni di due autovetture di
proprietà di due ospiti disabili della Comunità Progetto Sud. Ad
accorgersi che i cavi dei freni della sua auto erano stati tranciati di netto è
stata per prima Nunzia Coppedé che ieri mattina, come di
consueto, era salita sul Doblò attrezzato per il trasporto dei disabili insieme
ad altri due accompagnatori per raggiungere in Contrada Capizzaglie gli uffici
della FISH , la Federazione Italiana per il Superamento
dell'Handicap di cui è presidente regionale. Ma chi era alla guida s'è subito
accorto che c'era qualcosa che non andava ed ha prontamente azionato il freno a
mano; una manovra veloce che ha evitato gravissime
conseguenze ».
«Sono allibita per quanto accaduto - ha dichiarato
Nunzia Coppedé sempre alla "Gazzetta del Sud" - all'inizio non riuscivo a
rendermi conto di quanto è successo, ma col passare delle ore mi accorgo sempre
di più che si tratta di un atto vandalico mirato a fare del male».
Oltre a
riportare le dichiarazioni del quasi sgomento don Giacomo
Panizza, presidente della Comunità Progetto Sud («Se non ci fossimo
accorti in tempo della manomissione sarebbe potuta succedere una tragedia»), la
«Gazzetta del Sud» segnala anche che «il quartiere generale di Coppedé»,
definita «attivissima rappresentante del mondo dei disabili, a favore dei quali
ha condotto infinite battaglie a tutela dei diritti» è «proprio a Capizzaglie,
nello stabile confiscato alle cosche locali e donato poi alla
Progetto Sud negli anni Novanta».
Il comandante della locale Arma dei
Carabinieri ha dichiarato infine che «sono state attivate le indagini per la
sorta di sabotaggio architettato ai danni delle due autovetture».
Nunzia Coppedé, presidente della FISH
Calabria, è persona assai nota nel movimento della disabilità nazionale
(e non solo). Ne ricordiamo in particolare le battaglie - solo per restare ai
casi più recenti - condotte per far cessare lo "scandalo" della Comunità Papa
Giovanni XXIII di Serra d'Aiello (Cosenza) o per far sì che le
persone stomizzate e con problemi di incontinenza possano avere gli ausili
adeguati da parte della commissariata Azienda Sanitaria Provinciale di
Reggio Calabria.
Per quanto poi riguarda la Comunità
Progetto Sud, è nata a Lamezia Terme nel 1976 come gruppo di
convivenza, composto da persone differenti (disabili e non), con gli intenti di
"fare comunità" e di costruire alternative vivibili alle forme di
istituzionalizzazione e di emarginazione esistenti. Oggi la struttura esplica
letteralmente - e quotidianamente - una miriade di attività,
dagli incontri sulla legalità a quelli sulle tematiche economiche, dalla
riabilitazione motoria al recupero di persone tossicodipendenti.
«Questa,
purtroppo - dichiara Pietro Barbieri, presidente nazionale
della FISH - non è una pur grave storia di barriere che impediscono di muoversi
liberamente o un caso di discriminazione da parte dell'assessore di turno. C'è
ben di più. C'è la consapevolezza che in certe zone del nostro Paese -
dove la presenza della criminalità organizzata è diretta e quotidiana - lottare
per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità o in generale delle
cosiddette "fasce deboli", può dare concretamente "fastidio" e comportare
conseguenze assai pericolose per la propria stessa incolumità. E Nunzia
Coppedé è persona ben nota a Lamezia Terme, così come il suo autoveicolo
attrezzato per disabili...».
Chiediamo dunque a tutti coloro che leggeranno
questa nota, ai Cittadini del Sud, del Centro e del Nord Italia che ritengono di
non poter più accettare atti intimidatori come quello attuato nei confronti
della presidente della FISH Calabria, di manifestarle insieme a noi
tutta la solidarietà e la vicinanza necessari per far capire che le sue sono
"battaglie di tutti", battaglie per la legalità, che andranno avanti sempre,
sostenute dalla forza di tante persone.
Roma, 4 novembre 2009
Segreteria Nazionale FISH
presidenza@fishonlus.it
FISH Calabria
fishcalabria@gmail.com