«Quanto è difficile accettarsi quando gli altri fanno di tutto per non farti sentire accettato!». Così sospira Emi, la ragazzina protagonista di «Le ruote magiche»: un manga che ha appena debuttato online affrontando il tema della disabilità, vista e vissuta «da dentro» con gli occhi di un'adolescente. Giapponese la storia a fumetti, per stile di narrazione e disegno: quasi tutto italiano, però, il team di autori dello Studio Wish che la realizza, con base a Pistoia. Fonte: Corriere della Sera - disabilità
L'IDEA - Tutto nasce dall'idea e dalla sceneggiatura di Ileni
Schofield, 15 anni, studentessa italo-inglese al liceo biologico, che convive
fin da piccola con la diplegia. E che, da grande appassionata di manga e
cartoons, ha deciso di raccontare in questa forma la disabilità. Parlando con
coraggio, delicatezza e ironia di barriere architettoniche e sociali. Quelle
nelle testa delle persone: le più difficili da rimuovere, soprattutto nell'età
dell'adolescenza. Così fin dal primo episodio di «Le ruote magiche» troviamo
Emi, la protagonista, alle prese con le compagne di scuola che la escludono
dagli inviti a una festa. E poi perplessa, in una «difficile vigilia di Natale»,
di fronte al regalo di una sedia a ruote: che la aiuterà ad essere più
indipendente, ma che – lei teme – la marchierà agli occhi dei coetanei come
«diversa». È l'inizio di una storia a lungo respiro, che vuole «mettere i
lettori nei panni di una persona con disabilità, raccontare dal di dentro le
emozioni e i problemi che può vivere una ragazza in questa situazione».
IL
PROGETTO - A spiegarlo è Wish, l'artista e insegnante di fumetto fondatrice
dello studio di giovanissimi autori, disegnatori, inchiostratori «alleati» di
Ileni che stanno dando vita al manga. Pistoiese doc, nonostante il nome d'arte,
Wish ha insegnato in scuole internazionali di comics e soggiornato a lungo a
Tokyo, a bottega da autori giapponesi. Al lavoro con lei su questo manga sono i
suoi allievi Alice Esculapi, Sara Angiolini, Ilaria Gelli, Davide Sarti e
Claudia Crocetti. «In tutto sono previste oltre 600 pagine – racconta – che
pubblicheremo a puntate sul sito www.leruotemagiche.it. Il primo
episodio è già on line, e speriamo di tenere una media di 16 nuove pagine al
mese. Ileni era una mia vicina di casa, e ci siamo appassionati subito al suo
progetto. È un fumetto che parla della diversità, dell'accettazione di sé, dei
pregiudizi. Entreranno presto in scena altri personaggi: il primo episodio ha
toni commoventi, ma poi ci sarà anche molto da ridere. E la sedia a ruote avrà
un ruolo importante nella storia». «Una storia – dice Patrizia Panetta
Schofield, la madre di Ileni – che è nata anche dal desiderio di mia figlia di
reagire agli stereotipi, alle aridità. A quei modelli di omologazione che
dominano oggi, non solo tra gli adolescenti ma nel nostro Dna sociale. C'è una
cultura diffusa che tende a modelli di falsa perfezione e non accetta la
diversità, invece di considerarla un valore. È un pensiero uniforme che la
scuola, gli insegnanti dovrebbero combattere con forza». Combattere è proprio la
parola giusta. Perché «Le ruote magiche», come spiega Wish, rientra nel filone
dei Bishojo manga, i fumetti giapponesi che vedono protagoniste eroine guerriere
con poteri soprannaturali. Come Sailor Moon, o le Principesse sirene. Solo che
qui il nemico non è un drago o un mago malvagio, ma lo stigma, l'ignoranza e i
pregiudizi sulla disabilità. Un nemico anche più difficile, per una battaglia
dura e quotidiana. Da combattere anche con un sorriso, un segno di matita. A
colpi di fumetto. (Fonte Agenzia Redattore Sociale)
22 febbraio 2010