Riconosciuti i diritti degli automobilisti con disabilità, non solo in Europa ma anche nei Comuni italiani diversi da quello di residenza. Ma la privacy?
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Superabile - Dopo 12 anni anche in Italia sarà possibile adottare il
Contrassegno Unificato Disabili Europeo per la circolazione e la sosta dei
veicoli previsto dalla Raccomandazione del Consiglio europeo del 4 giugno 1998.
E' stata infatti approvato in via definitiva dal Senato, lo scorso 28 luglio, il
disegno di legge n. 1720-B recante disposizioni in materia di sicurezza
stradale. Questo testo modifica di fatto la norma del Codice della Privacy che
rendeva impossibile l'adozione del Contrassegno anche in Italia.
Previsto da
una Raccomandazione del Consiglio eurpeo, il Contrassegno Unificato in Italia ha
sollevato infatti dubbi e perplessità, legate alla garanzia della tutela o meno
della privacy del disabile. Recando sul fronte non solo la dicitura ‘disabile',
ma anche il simbolo internazionale della persone disabile, la stilizzazione nota
in tutta il mondo, vi era un evidente contraddizione con quanto disposto
dall'articolo 74 del Codice della Privacy (L.196/03), che vieta l'esposizione di
simboli o diciture.
Ma vediamo cosa cambia. Con l'adozione del Contrassegno
Unificato Disabili Europeo (Cude), la persona disabile può circolare e veder
riconosciuti i suoi diritti non solo se viaggia in auto per l'Europa, ma anche
se circola o sosta in latri Comuni italiani. Ad oggi, infatti, il rilascio del
Contrassegno è demandato ai Comuni di residenza e ognuno ha le sue regole: tante
erano state, anche presso la nostra redazione, segnalazioni di persone disabili
multate, benché munite di contrassegno, in Zone a traffico limitato o in
parcheggi riservati di altre città.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti - sollecitato peraltro da diverse interrogazioni parlamentari a firma
Maria Antonietta Coscioni (Pd) - aveva risposto l'11 giugno 2009 che si sarebbe
attivato presso il suo ministero nell'inserimento della Raccomandazione europea
"come articolo 38 dell'A.C. 44 e abbinati recanti Disposizioni in materia di
sicurezza stradale", modificando di fatto anche la normativa sulla privacy che
tanto aveva ostacolato l'adozione del testo in Italia. Adesso, manca solo la
modifica del regolamento attuativo del Codice della Strada che riporta ancora la
dicitura "Contrassegno invalidi" e disciplina le procedure per il suo
ottenimento: un piccolo passo dopo dodici anni di attesa.
2 agosto 2010
Fonte:
Superabile