Fonte: superando
- di Silvia Cutrera, *Presidente dell'AVI (Agenzia per la Vita
Indipendente) di Roma.
15.710 persone che hanno acquisito il diritto
di ricevere la somma per il pagamento dell'assistenza personale, con una media
di circa 110 ore di assistenza per persona in una settimana. E ancora, circa
70.000 persone (per il 77% donne) che lavorano come assistenti sia personali che
domiciliari, con una retribuzione simile a quella degli infermieri. È la realtà
della Svezia, dove nel 1984 venne fondata la prima Cooperativa per la Vita
Indipendente (STIL), da Adolf Ratzka, vero "pioniere" del settore. Da Stoccolma
il racconto di una persona con disabilità italiana, impegnata nel Movimento per
la Vita Indipendente del nostro Paese.
Doveva essere solo una
vacanza, il classico viaggio alla scoperta di una capitale europea, ma quando le
"amiche storiche" mi hanno proposto Stoccolma, ho esultato all'idea di poter
visitare anche il più famoso Centro per la Vita Indipendente europeo.
L'entusiasmo si è poi trasformato in gioia quando ho saputo che sarei stata
ricevuta da Adolf Ratzka, il fondatore dell'Institute on Independent Living e
della Stockholm Cooperative for Independent Living (STIL).
Stoccolma è una
città accessibile. La sede dell'Istituto e di STIL dista dal centro venti minuti
di metropolitana, nella zona sud di Sodermalm, un quartiere originale e
colorato, un tempo operaio e oggi valorizzato da molti locali, bar e ristoranti,
a pochi passi dal futuristico Globen, la più famosa struttura sportiva di
Stoccolma.
dolf Ratzka ci accoglie amichevolmente nell'elegante e spaziosa
sede dell'organizzazione da lui creata. Inizia a raccontarci come - dopo un
lungo e faticoso percorso - oggi in Svezia la somma erogata alla persona con
disabilità per il pagamento diretto dell'assistenza personale autogestita è un
diritto riconosciuto dalla legge.
In un articolo pubblicato nel 1982, Ratzka
introdusse e definì il termine di "assistenza personale", sostenendo che
l'ammontare della spesa che lo Stato impegnava con l'intento di compensare i
costi addizionali dovuti alla disabilità poteva essere devoluta direttamente
alla persona disabile e in questo modo - oltre a garantire una migliore qualità
di vita - si sarebbero realizzate delle economie di bilancio.
l pagamento
diretto - corrispondente al costo per i servizi offerti dai Comuni, quali
l'assistenza domiciliare o case famiglia, residenze sanitarie ecc. - avrebbe
consentito alla persona con disabilità di acquistare i servizi adatti ai suoi
bisogni anche da altri fornitori. I vantaggi per le persone con disabilità in
grado di assumere direttamente l'assistente personale sarebbero stati una
maggiore libertà di scelta e autodeterminazione e un miglioramento nella qualità
dei servizi, dovuto a una maggiore competizione tra i fornitori.
Nel 1984,
poi, Ratzka fondò la prima Cooperativa per la Vita Indipendente (STIL), un
progetto pilota nato con l'obiettivo specifico di realizzare servizi di
assistenza personale per i soci della cooperativa stessa. STIL introdusse
concetti quali autodeterminazione, rappresentanza attraverso associazioni di
persone con disabilità, de-istituzionalizzazione, de-medicalizzazione e
de-professionalizzazione che, nelle politiche sociali svedesi, rappresentavano
una novità.
Dopo anni di campagna politica, nel 1987 STIL avvio il progetto
pilota con ventitré partecipanti, utilizzatori di assistenti personali. Quando
il ministro della Salute e degli Affari Sociali accettò di finanziare parte del
progetto, il Comune di Stoccolma fu costretto a collaborare con STIL e la
Cooperativa diventò il subfornitore del Comune stesso, offrendo i servizi di
assistenza personale ai soci partecipanti al progetto. In qualità di datore di
lavoro di assistenti personali, STIL calcolava i salari dei lavoratori
assistenti, le imposte da trattenere e i contributi previdenziali. La
Cooperativa, inoltre, manteneva contatti con il Comune, i sindacati, i media e i
politici.
ompito essenziale era quello di selezionare, istruire, programmare
e supervisionare gli assistenti personali, compito delegato ai componenti della
cooperativa, per garantire controllo sui servizi ed efficienza degli stessi. Per
preparare i soci al loro ruolo di supervisori, STIL offriva training e supporto
individuale e di gruppo attraverso la pratica della consulenza alla pari. Dal
canto suo il Dipartimento per i Servizi Sociali del Comune di Stoccolma valutava
le necessità delle persone con disabilità, esprimendo il fabbisogno in numero di
ore per mese, poi moltiplicato con un forfait allora negoziato con STIL.
L'ammontare veniva anticipato a quest'ultima in favore dei suoi membri.
l
progetto pilota fu sperimentato e monitorato per alcuni anni. Nel 1989 il
Consiglio Comunale di Stoccolma approvò la proposta di garantire ai residenti il
diritto di ricevere direttamente la somma per organizzare la propria assistenza.
Altri Comuni svedesi seguirono l'esempio di quello della capitale e nuove
cooperative si formarono sul modello e con il supporto di STIL.
finalmente
nel 1994 il Parlamento svedese ha avviato una delle riforme più importanti in
materia di assistenza, includendo il diritto all'assistenza personale gratuita
per le persone con gravi disabilità (LSS).
Alcuni dati recenti. Nell'ottobre
del 2009 circa 15.710 persone hanno acquisito il diritto di ricevere la somma
per il pagamento dell'assistenza personale. Di questi, il 48,6% ha scelto il
Comune quale fornitore, il 37,7% enti privati di assistenza, il 10,8%
cooperative, mentre il 2,8% hanno scelto di assumere direttamente i propri
assistenti. La media del numero delle ore di assistenza era di 110,24 per
persona in una settimana.
econdo il Ministero della Salute e degli Affari
Sociali sono circa 70.000 le persone che lavorano come assistenti sia personali
che domiciliari, corrispondenti approssimativamente a 45.000 posizioni di tempo
pieno e il 77% è costituito da donne. Tale occupazione è considerata come una
professione e la retribuzione è comparabile con quella degli infermieri che
lavorano in case di cura.
Il numero dei fornitori dell'assistenza (enti
privati e cooperative) è stato stimato in 450, includendo organizzazioni che
hanno da 1 a più di 1.000 clienti.
L'incontro con Adolf Ratzka si è concluso
con l'auspicio di rivedersi a Strasburgo, il prossimo 20 settembre, in occasione
dell'Assemblea Generale di ENIL Europa (European Network on Independent Living),
un appuntamento importante per il Movimento per la Vita Indipendente, utile
confronto tra le realtà europee; è previsto tra l'altro, per il 22 settembre, un
incontro al Parlamento Europeo, per sensibilizzare gli eurodeputati sulle
tematiche della Vita Indipendente.
17 settembre 2010