Questo il commento del direttore Riabilitazione e protesi dell'Inail
Il direttore Riabilitazione e protesi dell'Inail di ritorno
dall'International Forum on disability management di Los Angeles: "Meglio si
riescono a valorizzare le capacità residue dei lavoratori più fragili, maggiore
sarà il risparmio per tutti". E su Superabile: "È stato apprezzato il
coinvolgimento di operatori disabili"
Fonte:
Superabile - Di ritorno da Los Angeles, dove ha illustrato l'esperienza
del Contact Center di Superabile dinanzi a esperti e rappresentanti
istituzionali giunti da tutto il mondo per l'International Forum on disability
management, il responsabile della direzione centrale Riabilitazione e protesi
dell'Inail, Mario Carletti, è entusiasta. E non solo perché l'idea di un Contact
center promosso da un ente pubblico e gestito in collaborazione con operatori
disabili ha destato forte interesse, ma anche perché dalla trasferta oltreoceano
Carletti torna confortato nella sua idea di fondo: "Basta con le visioni
pietistiche, investire sulla riabilitazione e sull'inserimento lavorativo delle
persone disabili conviene a tutti. E in primo luogo al Paese".
Quale
bilancio è possibile tracciare dell'esperienza di Los Angeles?
L'esperienza
di Los Angeles è stata eccellente: come sempre quando si va all'estero e ci si
confronta con gli altri Paesi, si comprende meglio la situazione italiana. E
posso dire che i nostri problemi sono i problemi che hanno tutti. Anzi, rispetto
a tanti altri Paesi, abbiamo un sistema di welfare molto più avanzato e
completo. Posso dire anche che attualmente nessun Paese sta portando avanti
un'esperienza come quella di Superabile. Un'iniziativa che è stata apprezzata
per molte ragioni e per una in particolare: per la componente dei lavoratori
disabili all'interno del gruppo degli operatori.
Che idea si è fatto
partecipando ai diversi dibattiti?
La cosa apparentemente ovvia, ma che
non mi stanco mai di sottolineare è che i problemi legati al mondo del lavoro e
all'inserimento delle persone con fragilità col tempo diventeranno sempre più
rilevanti. Si tratta di problemi con cui tutti i sistemi di Welfare dovranno
fare i conti, e sono conti molto pesanti. Allora o si amplia la cultura
dell'utilizzo, del reinserimento e della facilitazione all'ingresso nel mondo
del lavoro da parte delle persone con disabilità o il sistema non sarà in grado
di reggere dal punto di vista economico. In altre parole: o noi educhiamo i
datori di lavori e gli stessi lavoratori ad accettare e a facilitare
l'inserimento nel luogo di lavoro di persone portatrici di una fragilità o
andiamo incontro a delle ricadute economiche incalcolabili.
Qual è il
contributo che l'Inail può offrire agli altri Paesi?
L'Inail ha un
impatto talmente importante su queste tematiche che non solo ha la necessità, ma
anche l'obbligo morale di portare le proprie esperienze in consessi come quello
di Los Angeles. Dal punto di vista personale posso dire che chi ha deciso di
creare il modello Superabile all'interno di Inail ha avuto sicuramente una buona
idea e ora io ho il dovere non solo di continuare su questa linea, ma ove
possibile di incrementare e migliorare i servizi offerti. E qui devo ribadire
che si tratta di servizi determinanti anche dal punto di vista economico. Sono
investimenti, non sono soldi persi. È questo il messaggio culturale che bisogna
diffondere sempre di più.
In questo senso anche la riabilitazione ha
un'importanza particolare.
In maniera provocatoria questo congresso ha
definito la riabilitazione non un regalo, ma un investimento. Lo Stato non
regala un periodo riabilitativo, ma investe nella riabilitazione per
ammortizzare, almeno in parte, i costi sociali.
Insomma investire sulla
disabilità conviene?
Sicuramente sì. Anzia bisogna uscire dall'ottica
pietistica e bisogna investire perché il Paese ha interesse a investire. Perché
meglio si riescono a valorizzare le capacità residue dei lavoratori più fragili,
maggiore sarà il risparmio per tutti. E questo si può fare in mille modi: sono
tante le ricette che le aziende possono adottare per non escludere i lavoratori
disabili.
Cosa c'è in calendario per il futuro?
Il prossimo
appuntamento è il meeting sulla riabilitazione che si terrà il prossimo novembre
a Copenaghen. E poi la versione europea dell'International Forum on disability
management di Los Angeles, che si svolgerà a Londra nel settembre 2011.
(ap)
1 ottobre 2010