La denuncia di Andrea Olivero, Presidente del Forum Terzo Settore
Fonte: superando.it
- Del tutto inascoltati, dunque, i vari appelli lanciati
nei giorni scorsi al Parlamento e al Governo, per scongiurare il taglio dei
fondi destinati al cinque per mille, ridotti sostanzialmente del 75% (da 400 a
100 milioni di euro), dopo l'approvazione alla Camera di un provvedimento che
rientra nell'ambito della Legge di Stabilità 2011. «Possiamo solo sperare -
dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore - che al Senato
prevalgano la responsabilità e il buon senso e che vengano assegnati al cinque
per mille fondi adeguati e non elemosine». «Per il momento - aggiunge però
polemicamente - non possiamo che "ringraziare" i 303 parlamentari che hanno
votato questo taglio, augurandoci che d'ora innanzi non usino più la parola
sussidiarietà nei loro interventi politici»
«Ringraziamo i 303
parlamentari che con il loro voto hanno decretato la riduzione del 75% dei fondi
destinati al cinque per mille, passati dai già risicati 400 milioni dell'anno
scorso ai risibili 100 milioni dell'attuale Manovra»: è questo il duro commento
di Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, dopo l'approvazione
alla Camera di un taglio che sostanzialmente riduce dal 5 all'1,25 per mille -
come aveva in precedenza sottolineato lo stesso Olivero - la quota proveniente
al Terzo Settore dalle denunce dei redditi dei Cittadini.
Sono rimasti
dunque del tutto inascoltati i vari appelli prodotti in questi giorni da
tantissime organizzazioni, tra i quali quello lanciato proprio dal Forum del
Terzo Settore - insieme a ConVol (Conferenza Permanente Presidenti Associazioni
e Federazioni Nazionali di Volontariato) e CSVnet (Coordinamento Nazionale dei
Centri di Servizio per il Volontariato) - o quello che ha visto come prima
firmataria l'organizzazione Emergency.
«Riducendo il cinque per mille a un
quarto, cioè a un tetto di 100 anziché 400 milioni come in precedenza - si
scriveva nell'appello del Forum, del ConVol e di CSVnet - verranno traditi nella
loro libera scelta quasi quindici milioni di Cittadini contribuenti che hanno
scelto di sostenere il Volontariato e il Terzo Settore. Questo in un Paese dove
aumentano i Cittadini in stato di bisogno e dove quindi l'impegno del
Volontariato e del Terzo Settore è sempre più essenziale per superare
l'emergenza sociale e per rinforzare la coesione sociale. Il tutto in un quadro
già gravato dai tagli ai fondi delle politiche sociali: dai 1.472 milioni di
euro del 2010 ai 349,4 del 2011, pari al 76% in meno».
«Chiediamo al Governo
e al Parlamento - era stata la conclusione dell'appello - di onorare gli
impegni, di ascoltare il non profit e di non colpire i servizi sociali, di non
togliere cioè quelle risorse che in applicazione del principio di sussidiarietà
i Cittadini danno al Volontariato e al Terzo Settore».
«Ora dunque - ha
aggiunto "a caldo" il portavoce del Forum del Terzo Settore, dopo la temuta
approvazione del provvedimento da parte della Camera - possiamo solo sperare che
al Senato prevalgano la responsabilità e il buon senso e che vengano assegnati
al cinque per mille fondi adeguati e non elemosine».
«Ci auguriamo per altro
- conclude polemicamente Olivero - che d'ora innanzi i parlamentari che hanno
voluto questo grave taglio non usino più la parola sussidiarietà nei loro
interventi politici». (S.B. e P.S.)
22 novembre 2010
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