Per migliorare la vita delle 80 milioni di persone con disabilità europee, la Commissione Europea dovrà agire nel rispetto e secondo le linee stabilite dalla Convenzione ONU
Tratto da: www.superabile.it - Dopo la ratifica della Convenzione Onu, il punto sulla strategia per migliorare la vita degli 80 milioni di persone con disabilità europei: attenzione anche alla mobilità e alle statistiche. Soddisfazione dall'Edf. Verso la ratifica anche del protocollo aggiuntivo
ROMA - Dopo la ratifica della Convenzione, occhi puntati in Europa sugli obiettivi concreti più importanti da raggiungere nel vecchio continente : il pieno accesso a beni e servizi da parte delle persone con disabilità , l'affermazione del principio dell'accessibilità universale , la totale accessibilità alle persone disabili delle prossime elezioni per il Parlamento europeo . Con l'ipotesi, d'ora in avanti, di lavorare per la ratifica anche del protocollo opzionale.
Nei giorni scorsi, la vice presidente della Commissione europea Viviane Reding (che è anche commissario alla Giustizia, ai Diritti fondamentali e alla Cittadinanza) ha ricordato all'Intergruppo sulla disabilità del Parlamento europeo la sua soddisfazione per la conclusione del processo di ratifica della Convenzione, avvenuto lo scorso 23 dicembre, e ha ricordato come questo passo avanti possa mutare in meglio la vita degli oltre 80 milioni di persone con disabilità in Europa. Reding ha sottolineato il fatto che la Commissione europea dovrà d'ora in avanti agire nel rispetto e secondo le linee stabilite dalla Convenzione Onu e ha parlato della possibilità di avviare ora la ratifica del protocollo opzionale .
Secondo la vicepresidente della Commissione ci sono in particolare alcuni obiettivi prioritari da raggiungere , ad iniziare dall'accesso a beni e servizi, che potrebbe essere inserito nella European Accessibility Act che si ipotizza di proporre nel corso del 2012. C'è poi il capitolo dell'accessibilità universale, che risuona nella Disability Mobility Card (definito un esempio concreto per promuovere la mobilità delle persone disabili) e quello del lavoro, per il quale risuona l'idea di un possibile Patto sulla disabilità da stipulare fra datori di lavoro e lavoratori. Reding mette poi in evidenza la necessità di dati statistici per comparare la situazione delle persone con disabilità in tutta l'Unione, ed esprime la necessità di fare in modo che le prossime elezioni per il parlamento europeo siano totalmente accessibili. L'incontro fra Reding e il presidente dell'Edf Vardakastanis è stata anche l'occasione per ribadire l'importanza dell'azione dell'European Disability Forum e la necessità del giusto coordinamento fra le istituzioni europee e il movimento della disabilità. Anche il presidente dell'intergruppo Adam Kosa ha sottolineato l'importanza che la Disability Strategy produca effetti concreti nella vita di 80 milioni di persone".
20 gennaio 2011