È stato un successo l’evento di lancio del nuovo progetto di Anffas “Liberi di scegliere… dove e con chi vivere” che presentato ufficialmente il 14 febbraio u.s. a Roma, ha visto la presenza di oltre 300 persone, interne ed esterne alla rete Anffas.

 

Realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e politiche sociali per l'annualità 2018 a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all'art.72 del decreto legislativo n.117/2017, questo nuovo progetto di Anffas ha una durata di 18 mesi e si propone di mettere in campo iniziative volte a fornire alle persone con disabilità ed ai loro familiari accoglienza, supporto, formazione ed informazione per la concreta attuazione della L.112/16, conosciuta anche come legge sul “Durante Noi, Dopo di Noi”, un argomento di fondamentale importanza se pensiamo che proprio il progetto nasce in un contesto che, secondo dati Istat,  vede oltre 3 milioni di persone con disabilità, di cui 2 milioni e 500.000 anziane e oltre un milione con disabilità grave e che di queste un grande segmento non può contare sul supporto della famiglia: si stima infatti che nel 2021, oltre 12.000 persone con disabilità con elevate necessità di sostegno, perderanno tutti i familiari di riferimento.

 

In particolare il progetto si propone di

 

  • - sperimentare forme congiunte di organizzazione e funzionamento dei punti unici di accesso (PUA) per la realizzazione del Progetto di Vita di cui all’art. 14 L.n.328/00
     
  • - sperimentare la costituzione di sportelli (35 sportelli su tutto il territorio) per la progettazione individualizzata per il concreto accesso alle misure previste dalla L. 112/16
     
  • - coinvolgere persone con disabilità e famiglie (nello specifico, 350 persone con disabilità e 700 genitori e familiari) in un percorso di empowerment e partecipazione attiva ai vari momenti della valutazione multidimensionale, della progettazione individualizzata e di implementazione dei diversi sostegni ed interventi unitamente ad operatori del settore pubblico e privato
     
  • - formare i componenti delle Unità di Valutazione Multidimensionale (nello specifico professionisti, operatori e tecnici) sull’utilizzo di sistemi avanzati e validati scientificamente in grado di realizzare la valutazione multidimensionale dei bisogni e degli esiti rispetto ai vari e diversi domini della Qualità della Vita
     
  • - sperimentare forme integrate di costruzione e gestione del budget di progetto con connessa implementazione del case manager

 

Aperto con il significativo video “Prima di tutto persona” di Anffas Campania, l’incontro ha visto anche la presenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso l’intervento di Antonio Caponetto, Capo dell'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità che, come riportato anche dal comunicato dell’Ufficio, ha dichiarato che “Progetti come quello presentato oggi incarnano pienamente l’obiettivo primario della legge 112/16, cioè favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità” e ha sottolineato anche l’intento di rafforzare il rapporto con il mondo dell’associazionismo e la volontà di istituire “un tavolo di lavoro che avrà come obiettivo quello di definire formule e buone prassi per il miglioramento degli istituti giuridici inclusi nella norma sul Dopo di noi”.

 

L’evento ha consentito di entrare non solo nel cuore del progetto ma anche nel cuore della L.112/16 sul “Durante e Dopo di Noi” e della valutazione multidimensionale e la progettazione individualizzata per l’applicazione proprio della legge 112/16 grazie agli interventi dei relatori che hanno affrontato i diversi argomenti esplicitandoli al meglio. E proprio sulla L.112/2016 Anffas Nazionale ha realizzato un documento contenente sentenze, notizie, approfondimenti, progetti in corso, formazione, buone prassi, documento che sarà costantemente aggiornato e che è già presente sul sito a questo link

 

In particolare, con il Prof. Luigi Croce, psichiatra e docente presso Università Cattolica di Brescia, la dott.ssa Roberta Speziale, psicologa e consulente di Anffas Nazionale, e la dott.ssa Chiara Canali, psicologa e psicoterapeuta di Anffas Massa Carrara, sono stati approfonditi i molteplici aspetti - teorici, tecnici, scientifici ed operativi - legati alla Valutazione Multidimensionale e progettazione individualizzata per l’applicazione della L.112/16 ed è stata anche illustrata concretamente la costruzione di un progetto di vita attraverso Matrici Ecologiche e la differenza, in relazione a questa costruzione, tra le possibilità offerte da Matrici e l’attuale sistema previsto per la costruzione del Progetto.

 

Con gli avvocati Gianfranco de Robertis e Alessia Maria Gatto, consulenti legali di Anffas Nazionale, è stata analizzata invece tutta la parte relativa alla L.112/2016 e alla sua applicazione, illustrando anche la seconda relazione al Parlamento sulla Legge 112 – elaborata, però, con il censimento di sole 12 regioni – evidenziando anche come il progetto individuale  frequentemente non sia redatto in maniera consona, ossia spesso senza la ricognizione dei desideri e delle aspettative delle persone con disabilità e senza chiare indicazioni delle misure da attivare per il Dopo di Noi, elementi che sono stati anche alla base delle due importanti sentenze del TAR Catania, le nn. 2782 e 2783 del 2019, che hanno annullato due progetti individuali ritenendoli troppo generici. Preso in esame anche lo schema di progetto ex art.14 della legge 328/00 e lo schema con appendice della legge 112/16 sul “Durante e Dopo di Noi”, e presentata anche una bozza di progetto individuale con focus particolari su condizioni di priorità, diritto di accesso, case manager.

 

Con la dott.ssa Lucia Piscioneri, collaboratrice di Anffas Nazionale, si è entrati invece nel diretto ambito del progetto: sono stati illustrati infatti gli obiettivi, le modalità di partecipazione, i requisiti di accesso, tipologia di équipe multidisciplinare, percorsi formativi, selezione dei destinatari, attività di valutazione e progettazione individualizzata, ecc.

 

A questa presentazione si è accostata quella del dott. Antonio Caserta, direttore del Consorzio La Rosa Blu, e di Giulia Cascio, collaboratrice del Consorzio, che hanno spiegato ai presenti, nell’ambito di una rivisitazione di tutti gli ambienti informatici del Consorzio La Rosa Blu, il funzionamento della nuova piattaforma della comunità di pratica, ossia uno strumento che sarà a disposizione dell’équipe di valutazione multidimensionale.

 

“Il Durante Noi, Dopo di Noi è da sempre, sin dalla sua nascita, nel lontano 1958, un argomento che è nel cuore di Anffas e per il quale ha sempre lavorato attraverso tavoli istituzionali, dando un apporto enorme alla realizzazione della stessa legge 112/16 e continuando ad esplicitare l’argomento nelle sue diverse sfaccettature” afferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas “e ora vogliamo dare un contributo ulteriore sperimentando percorsi di autonomia e vita indipendente che possano portare ad un progressivo distacco, non in condizioni emergenziali, dalla famiglia di origine, favorendo anche il potenziamento della rete di infrastrutturazione sociale con il coinvolgimento di soggetti pubblici ed Enti del Terzo Settore”.

 

“Ancora una volta, inoltre, vogliamo ricordare” continua il presidente “che il progetto di vita non è sulla persona con disabilità o per la persona con disabilità. Il progetto di vita è della persona con disabilità e questa nostra nuova iniziativa rafforzerà questo concetto”.

 

“Siamo felici” conclude il presidente “del grande interesse riscontrato non solo nell’ambito dell’associazionismo ma anche da parte delle istituzioni: la presenza e le parole di Antonio Caponetto, Capo dell'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità dimostrano interesse verso questi temi e verso le problematiche con cui le persone con disabilità e i loro familiari costantemente devono confrontarsi, un interesse che ci auguriamo possa trasformarsi in azioni concrete volte a migliorare la vita dei cittadini con disabilità e delle loro famiglie”.

 

Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito nella sezione dedicata a questo link