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I ragazzi e i bambini con disabilità
hanno il diritto di andare a scuola
come tutti gli altri.

Hanno il diritto di studiare,
di andare in gita
e di stare in classe
con i loro compagni.

Hanno il diritto di avere
l’insegnante di sostegno,
le giuste ore di sostegno
e i giusti aiuti
per poter imparare
e finire bene la scuola
come tutti gli altri studenti.

Anffas lavora molto
per far rispettare tutti questi diritti
e aiuta molti studenti con disabilità
e molte famiglie.

Inclusione scolastica, cosa pensa Anffas

Anffas desidera e lavora attivamente per un futuro dove ciascun alunno con disabilità deve poter accedere all’educazione ed istruzione secondo i giusti e personalizzati supporti, sostegni e strategie che pongano lo stesso in condizione di pari opportunità rispetto ai suoi compagni, partendo dal suo protagonismo come Persona.

Anffas ha partecipato attivamente alle consultazioni aperte dal Governo nel mese di settembre 2014 relative alla riforma complessiva del sistema scolastico italiano. L’iniziativa politica denominata “La Buona Scuola”, è stata resa pubblica attraverso un sito specifico: www.labuonascuola.gov.it

Qui è possibile leggere il documento redatto da Anffas "BUONA SCUOLA": QUALI I PUNTI SALIENTI PER GLI STUDENTI CON DISABILITÀ?

La Legge n. 107/2015 conosciuta come la “Buona Scuola” ha riformato il sistema di istruzione nazionale, delegando al Governo l’emanazione di tutta una serie di decreti legislativi con cui declinare i vari principi della riforma.

Propriamente l’art. 1 comma 181 lett. c) della Legge aveva previsto uno o più decreti per la “promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e riconoscimento delle modalità di comunicazione attraverso, ad esempio e solo per citarne alcuni, la ridefinizione del ruolo del personale docente di sostegno al fine di favorire l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità anche attraverso l'istituzione di appositi percorsi di formazione universitaria e la revisione dei criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendere possibile allo studente di fruire dello stesso insegnante di sostegno per l'intero ordine o grado di istruzione."

La maggior parte degli interventi inerenti l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, è stata attuata con il Decreto Legislativo n. 66/2017, che, appunto, si occupa in maniera specifica degli alunni con disabilità e della loro inclusione scolastica, anche se altre norme che impattano su questi possiamo ritrovarle anche in altri decreti legislativi, come, per esempio, quello relativo alla formazione iniziale del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado (disciplinata nel Decreto Legislativo n. 59/2017).

Vi è da dire che tutti i decreti (e quindi, in particolare, quello poi divenuto il n. 66/2017), prima di essere definitivamente adottati dal Governo, sono stati sottoposti al parere delle commissioni parlamentari ed, in quella fase, Anffas e Fish hanno fatto una forte opera propulsiva (non solo attraverso le audizioni presso le commissioni parlamentari e l’incontro col Ministro Fedeli), perché i testi, all’inizio assolutamente insoddisfacenti, potessero essere corretti.

Oggi il testo di cui al Decreto Legislativo n. 66/2017, così come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16.05.2017 è molto migliorato, anche se vi sono ancora alcuni punti poco convincenti, che rischiano di porre forti limitazioni o rendere vani molti principi ripresi nel decreto.

È fondamentale considerare quanto previsto nella formulazione finale dell’art. 1 del Decreto Legislativo n. 66/2017 che, nell’inquadrare i principi cui si deve informare l’intero processo di inclusione scolastica, coniuga questi con i più avanzati paradigmi dell’inclusione delle persone con disabilità, siano anche bambini o adolescenti, presenti nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Italia con Legge n. 18/2009. Infatti vi è la consapevolezza che ciascun alunno deve poter accedere all’educazione ed istruzione secondo i giusti e personalizzati supporti, sostegni e strategie che pongano lo stesso in condizione di pari opportunità rispetto ai suoi compagni, partendo dal suo protagonismo come Persona.

Non a caso quindi si legge che occorre adottare “strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di CIASCUNO nel rispetto del diritto all’autodeterminazione e all’accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualità di vita”.

Questa legge è di fondamentale importanza per tutti gli studenti con disabilità e per le loro famiglie e per tale motivo, Anffas ha elaborato un approfondimento a questa dedicato, ponendo in evidenza, oltre ai principi previsti dal Decreto 66/2017, alcuni punti in particolare e rispondendo alle principali domande di interesse per le famiglie:

  • quali sono le prestazioni e le modalità per assicurare l'inclusione scolastica?
  • quale è il processo di predisposizione di un giusto percorso di inclusione scolastica?
  • come concretamente interviene la famiglia in tutto il processo di inclusione scolastica?
  • come concretamente intervengono le associazioni di riferimento in tutto il processo di inclusione scolastica?
  • quando si utilizzeranno le nuove regole?
  • cosa è importante sapere in merito alla quantificazione delle ore di sostegno?

Per avere tutte le risposte a questi interrogativi è possibile consultare il testo dell'approfondimento di Anffas cliccando qui

Anffas Nazionale è membro dell'Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica costiuito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e previsto da uno dei provvedimenti attuativi della Buona Scuola, come spazio di confronto su temi che sono centrali nella nostra scuola e nel Paese.

Per rimanere informato

Manualetto Anffas - Inclusione Scolastica

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