Fonte www.edf-feph.org - Le conclusioni del Consiglio della Presidenza portoghese sulla Strategia Europea per i Diritti delle persone con disabilità sono deludenti. Il Consiglio avrebbe dovuto approfondire le disposizioni che riguardano gli Stati membri e il Consiglio in quanto istituzione. Le Conclusioni del Consiglio rimangono invece superficiali e non contengono molti impegni specifici sull'attuazione della Strategia.

Alcune delle raccomandazioni concrete dello European Disability Forum (EDF) che sono state ignorate includono che il Consiglio:

- nomini il proprio coordinatore per la disabilità, come previsto dalla Strategia, e lo renda pubblico. In questo modo sarà chiaro chi è responsabile da parte del Consiglio dell'attuazione della Strategia

 - faccia parte della piattaforma per la disabilità garantendo il loro vero impegno nella sua attuazione e la loro responsabilità nei confronti delle altre istituzioni

 - chieda l'istituzione di un'unità CRPD nella Commissione Europea per garantire il coordinamento della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) a livello dell'UE; questa unità CRPD è infatti ancora assente dalla Strategia. Senza risorse umane e finanziarie all'interno della Commissione, o senza l'istituzione di un punto focale CRPD forte e influente, è difficile vedere come sarà realizzata l'attuazione della strategia.

- chieda l'istituzione di un meccanismo di coordinamento interistituzionale tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio

 - inviti la Commissione ad avviare i lavori con il Consiglio per aggiornare la dichiarazione di competenze dell'UE per quanto riguarda le materie disciplinate dalla CRPD, come raccomandato dal Comitato CRPD nel 2015 e incluso nella strategia

 - si impegni a dare seguito alle azioni per gli Stati Membri che fanno parte della Strategia, in particolare all'urgente necessità di adottare una legislazione antidiscriminazione orizzontale che tuteli le persone con disabilità, comprese le donne con disabilità, contro la discriminazione in tutti gli ambiti della vita. Il Consiglio stesso ha sospeso questa legislazione per 13 anni

- dia priorità al diritto di voto e alla partecipazione politica alle prossime elezioni dell'UE e si impegni ad adottare cambiamenti nella legge elettorale dell'UE e per garantire ciò
deve riferimento alle iniziative faro delle strategie, evidenziando i prossimi passi del Consiglio a sostegno della loro piena attuazione

- richieda un piano d'azione esterno sulla disabilità per guidare il lavoro dell'UE nella lotta a tutte le forme di discriminazione nel suo lavoro globale e sostenga l'attuazione dell'UNCRPD


Una nota positiva è il riferimento alla consultazione delle organizzazioni delle persone con disabilità e il Consiglio ha espresso il proprio impegno per la piena attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Yannis Vardakastanis, presidente dell'EDF, ha dichiarato: “Siamo delusi che il Consiglio non prenda sul serio il suo ruolo, soprattutto perché è la meno trasparente delle istituzioni dell'UE. È inaccettabile che le organizzazioni di persone con disabilità siano state escluse dalla procedura decisionale"