Anffas Nazionale è lieta di informare che è attualmente in distribuzione il nuovo numero del Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo - GIDN (ed. agosto 2021) all'interno del quale si segnala la pubblicazione di un importante contributo a firma di Anffas sul tema dell'Inclusione scolastica dal titolo "La Buona Scuola che vorremmo: come prepararsi per l'attivazione per tempo di percorsi inclusivi per l'anno scolastico 2021/2022" di cui - a seguire - è riportato un estratto.

Il Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo, si ricorda, è un progetto editoriale di grande rilievo portato avanti grazie alla collaborazione tra la società Vannini Editoria Scientifica ed Anffas Nazionale e rappresenta oggi una delle riviste scientifiche italiane più prestigiose sul tema delle disabilità Intellettive e disturbi del Neurosviluppo di cui Anffas principalmente, da sempre, si occupa ai vari livelli.
All'interno della rivista GIDN sono, infatti, raccolti e pubblicati articoli scientifici e di inquadramento delle problematiche legate ai disturbi del Neurosviluppo presentando contributi di ricerca, rassegne ed esperienze di alto profilo, in grado di concorrere alla diffusione di conoscenze affidabili che possano avere anche ricadute importanti sul piano operativo e rappresenta anche la continuazione della rivista “American Journal on Disabilities” - Edizione Italiana - costituendo così un fondamentale strumento di crescita e confronto professionale per tutti coloro che operano a vario titolo in questo ambito. 

ESTRATTO - "La Buona Scuola" che vorremmo: come prepararsi per l'attivazione per tempo di percorsi inclusivi per l'anno scolastico 2021/2022

“Gli Stati Parti riconoscono il diritto all’istruzione delle persone con disabilità. Allo scopo di realizzare tale diritto senza discriminazioni e su base di pari opportunità, gli Stati Parti garantiscono un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita, finalizzati:
(a) al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana;
(b) allo sviluppo, da parte delle persone con disabilità, della propria personalità, dei talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sino alle loro massime potenzialità;
c) a porre le persone con disabilità in condizione di partecipare effettivamente a una società libera”.


Questo dice il primo punto dell’articolo 24 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che ricordiamo essere legge in Italia. Eppure, nonostante ciò, ogni anno, i bambini, gli alunni, gli studenti con disabilità e le loro famiglie si trovano a dover affrontare numerosi ostacoli, burocratici e non, per vedere garantito concretamente il diritto all’inclusione scolastica.


Nel suo costante operare per la tutela del diritto all’inclusione scolastica, Anffas nel corso degli anni ha redatto numerosi documenti utili alla scopo, e con l’avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico, che ci si augura possa trascorrere in maniera più costante e continuativa rispetto al precedente, si è ritenuto importante realizzare un focus (tratto dalla Guida Anffas alla Buona Inclusione Scolastica, edizione di maggio 2021) su come preparare, per tempo, già dal finire dell’a.s. 2020/2021, il prossimo anno, garantendo da subito tutti i supporti e sostegni utili, in particolare per gli alunni con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo: verifica finale dell’anno in via di conclusione; predisposizione entro il 30 giugno della proposta di quantificazione dei sostegni da attivare perché, sin dal primo giorno di scuola del prossimo a.s., gli alunni con disabilità possano essere supportati nei loro percorsi scolastici e definizione del Piano educativo individualizzato, di norma, entro la fine di ottobre, dopo aver visto fissati a giugno alcuni primi elementi essenziali (obiettivi trasversali, tipologia dei sostegni e proposta di loro quantificazione, ecc.)  

Da tempo, Anffas realizza approfondimenti, accompagnando le famiglie e gli operatori impegnati nel processo di inclusione scolastica, periodo per periodo. Rilevante è proprio questo periodo in cui si iniziano a porre le basi perché poi si abbia una completa definizione del PEI, quale frutto di un percorso di progressiva costruzione (tra giugno ed ottobre), volta a mettere a fuoco sempre di più il modo di costruire il percorso scolastico, secondo la scansione temporale che si indicherà infra.     

Sappiamo infatti che il PEI è il documento con cui ogni anno si programma in modo personalizzato il percorso educativo e didattico per il bambino/a, alunno/a, studente/ssa con disabilità ed è quindi lo strumento necessario a realizzare concretamente l’inclusione scolastica già a partire dalla scuola dell’infanzia, ma questo deve partire necessariamente da una fotografia iniziale generale sulla situazione familiare e sul funzionamento del bambino/a, alunno/a, studente/ssa con disabilità traendo informazioni sia dal percorso precedentemente svolto (obiettivi raggiunti alla fine dell’anno scolastico precedente) sia dai documenti acquisiti, nonché dai familiari e da altri professionisti, anche privati, di riferimento eventualmente intervenuti nel corso dell’elaborazione del PEI. In base a ciò sono indicati nel PEI gli obiettivi educativi e didattici e gli strumenti, strategie e modalità per raggiungerli e le informazioni sulle verifiche intermedie e finali e anche le risorse umane da mettere in campo e, in particolare, il numero di ore settimanali di sostegno didattico e di assistenza all’autonomia e comunicazione (competenze specifiche), la necessità di assistenza igienico personale (con indicazione del genere dell’assistente), e del servizio trasporto.

Nota importante da sottolineare in relazione a questo è il concreto recepimento del moderno paradigma di approccio alla disabilità che prevede l’elaborazione del PEI, appunto, tenendo conto, oltre che del funzionamento della persona, anche della analisi del contesto in chiave ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (consentendo, così, di considerare la disabilità come il risultato negativo dell’interazione tra la persona stessa, le sue condizioni di salute e l’ambiente e di predisporre i necessari interventi sul contesto) nonché l’espressa previsione della sezione di raccordo con il più ampio progetto di vita redatto ai sensi dell’art. 14 della l. 328/2000 (che permette di armonizzare tutti gli interventi posti in essere nel contesto scolastico con ciò che viene posto in essere negli altri contesti di vita) e il recepimento del modello della “corresponsabilità educativa” (secondo il quale tutta la comunità scolastica è coinvolta e responsabile del soddisfacimento dei bisogni del singolo alunno con disabilità) sul quale poggerà la formazione obbligatoria in servizio prevista per i docenti curriculari non specializzati sul sostegno rispetto ai temi dell’inclusione.
 

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