peso_soldiUna (parziale) inversione di tendenza

Fonte www.grusol.it - I fondi statali destinati a politiche di carattere sociale, drasticamente tagliati con la Legge di stabilità 2011 e la Legge di stabilità 2012,sono stati in parte reintegrati con la Legge di stabilità 2013 (Legge 24 dicembre 2012, n. 228), che segna una prima (ancorché timida) inversione di tendenza.

Le risorse aggiuntive sono in realtà stanziate per il solo 2013 e concentrate sui fondi per le politiche sociali e per le non autosufficienze:

1) L'articolo 1, comma 270 istituisce nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un fondo per il finanziamento di esigenze indifferibili con una dotazione di 16 milioni di euro per l'anno 2013 , da ripartire contestualmente tra le finalità di cui all'elenco n. 3 allegato alla Legge di stabilità. Tra queste vi sono il Fondo nazionale per il servizio civile (istituito dall'art. 19 della Legge 230 del 1998); il Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (introdotto dall'art. 23, comm a 11 del Decreto - legge n. 95 del 2012); il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (previsto dall'art. 11, comma 1 della Legge 431 del 1998); le norme per favorire l'attività lavorativa dei detenuti (art. 6, comma 1 della Legge 22 giugno 2000, n. 193); gli interventi di carattere sociale (di cui all'art. 9, comma 15 - bis del Decreto - legge n. 78 del 2010) .

2) L'articolo 1, comma 271, dispone che lo stanziamento del Fondo nazionale per le politiche sociali, di cui all'articolo 20, comma 8, della Legge 8 novembre 2000, n. 328, è incrementato di 300 milioni di euro per l'anno 2013. Per gli anni successivi gli stanziamenti decisi con la Legge di stabilità 2013 sono invece inferiori a quanto previsto in precedenza.

3) L'articolo 1, comma 272 stabilisce che per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze di cui all'articolo 1, comma 1264, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 , ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), è autorizzata la spesa di 275 milioni di euro per l'anno 2013. Secondo l'art. 1, comma 109 a tali risorse potranno aggiungersi fino a 40 milioni di euro annui, per il triennio 2013 - 2015, dalle risorse effettivamente aggiuntive derivanti dalle 150 mila verifiche straordinarie che l'INPS dovrà realizzare per accertare la permanenza dei requisiti sanitari e reddituali nei confronti di titolari di benefici di invalidi tà civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità.

Per quanto riguarda gli altri interventi, il quadro rimane sconfortante. I fondi per le politiche della famiglia (istituito dall'art. 19, comma 1 del Decreto legge 223 del 2006), per le pari opportunità (istituito dall'art. 19, comma 3 del Decret o legge 223 del 2006), per le politiche giovanili (previsto dall'art. 19, comma 2 del Decreto legge 223 del 2006), per l'infanzia e l'adolescenza (introdotto dall'art. 1 della Legge 285 del 1997) subiscono ulteriori limature rispetto ai già scarni stanziamenti previsto dall a Legge di stabilità 2012.

Rimangono azzerate le risorse destinate ai fondi per l'inclusione degli immigrati (istituito dall'art. 1, comma 1267 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296) e per i servizi all'infanzia (previsto dall'art. 1, commi 1259 - 1260 della L egge 27 dicembre 2006, n. 296). I fondi per l'affitto (azzerato) e per il servizio civile (ulteriormente tagliato) potrebbero beneficiare di parte dei 16 milioni stanziati dall'art. 1, comma 270.

Conclusioni

Nel testo iniziale del disegno di legge di stabilità varato dal Governo Monti non era previsto alcun rifinanziamento dei fondi statali destinati alle politiche sociali. Nel corso dell'esame parlamentare del provvedimento gli emendamenti approvati hanno stanziato per il 2013 nuove risorse pari a 575 milioni, a cui dovrebbero aggiungersi parte dei 16 milioni del fondo per le esigenze indifferibili e fino a 40 milioni recuperati grazie alle verifiche straordinarie INPS. E' un intervento significativo, che ha il merito di invertire la rotta rispetto al sostanziale smantellamento deciso dal precedente Governo di centrodestra. Le criticità evidenziate in passato rimangono però del tutto aperte per gli anni 2014 e seguenti, che registrano un'ulteriore, si a pur lieve ridimensionamento delle risorse in relazione a quanto era stato previsto dalla Legge di stabilità 2012.

Nel complesso n el 2008 le risorse destinate ai fondi statali per misure sociali ammontavano a 2.526,7 milioni di euro, che negli anni successivi sono crollati fino ai 229,4 milioni stanziati nel 2012. Nel 2013 le risorse saliranno a 766,8 milioni, per poi diminuire nuovamente a 199,1 milioni nel 2014 e 198,9 milioni nel 2015. Sarà quindi (arduo) compito del nuovo Governo reperire le risorse necessarie a rivitalizzare programmi e interventi preziosi per la coesione sociale del Paese.

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7 marzo 2013