Fonte - http://www.edf-feph.org/ - 8 organizzazioni hanno condannato fermamente le azioni discriminatorie intraprese dalle autorità rumene in relazione allo scoppio del COVID-19 nell'istituto psichiatrico di Sasca Mica in cui sono infetti 242 dei 369 residenti e 59 degli 86 membri del personale.
In una lettera inviata oggi al Primo Ministro rumeno, Ministro della sanità e Ministro del lavoro e della protezione sociale, le organizzazioni hanno dichiarato che i residenti contagiati sono stati isolati in un edificio separato invece di essere ricoverati in ospedale come di consueto. La lettera precisa che l'istituzione non dispone di attrezzature mediche adeguate o di personale per fornire assistenza medica, che è priva di dispositivi di protezione individuale e che le condizioni di vita erano al di sotto dello standard anche prima dell'infezione.
Hanno detto al governo che "Riteniamo che tali misure siano un'ovvia discriminazione e comporteranno un aumento dei tassi di mortalità e che le persone saranno soggette a condizioni simili a trattamenti disumani e degradanti".
La lettera descrive anche le richieste esplicite del governo: adottare procedure di test più efficaci, fornire accesso universale alle cure sanitarie per tutte le persone con disabilità che vivono nelle istituzioni, fornire dispositivi di protezione individuale e facilitare il monitoraggio indipendente di tutte le istituzioni, per identificare tempestivamente tutti i casi in cui i residenti viene negato il trattamento medico, raccoglie e pubblica informazioni sul numero di infezioni negli istituti e avvia un piano di deistituzionalizzazione dettagliato nel tempo.
I firmatari della lettera includono l'International Disability Alliance, l'European Disability Forum, la Rete europea sulla vita indipendente, il Consiglio nazionale rumeno per la disabilità, la Validity Foundation, la Disability Rights International, il Consorzio internazionale per la disabilità e lo sviluppo e il Center for Human Rights, University di Pretoria
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