Fonte www.superabile.it - "InVisibili", perché proprio l'invisibilità è una "condizione nella quale troppo spesso vive chi ha a che fare con una disabilità". Si chiama così il nuovo blog attivo sul sito del Corriere della Sera, attivo da alcuni giorni: uno spazio con il quale provare a "cambiare questa situazione innanzitutto parlandone, nel modo più chiaro e sereno possibile".

A curarlo sono tre giornalisti: Claudio Arrigoni, Franco Bomprezzi e Simone Fanti, che invitano a scambiare "idee, proposte, progetti per mettere i disabili in condizione di vivere e confrontarsi alla pari". E facendo in modo che il blog diventi anche un modo per "offrire alla società le risorse delle persone con disabilità".

Partito lo scorso 1 febbraio, il blog "InVisibili" si unisce al canale dedicato alla disabilità già presente nella sezione Salute di Corriere.it e si propone di parlare dell'argomento fuggendo dalla compassione e, peggio, dalla pietà. "Sono atteggiamenti inutili - scrivono i blogger - in un paese che dovrebbe sforzarsi di eliminare qualsiasi tipo di discriminazione: vorremmo che insieme si stigmatizzassero i comportamenti sbagliati e si trovassero soluzioni dettate dal rispetto dell'individuo ma anche dal buon senso" . In Italia, spiegano ancora, chi non sta abitualmente accanto a persone con handicap, fisico o mentale, " non conosce le difficoltà quotidiane che queste devono affrontare" e non sa nulla neppure delle enormi fatiche di chi le aiuta e le sostiene: tutto ciò, viene spiegato, "probabilmente non è insensibilità, è semplicemente ignoranza".

Il blog si propone così di essere una modalità attraverso la quale "portare allo scoperto quello che è restato per troppo tempo nascosto". E a dare una mano al blog ci ha pensato anche l'edizione cartacea del "Corriere della Sera", che lancia "InVisibili" nella pagina dedicata ad un articolo di Gian Antonio Stella sui "disabili (veri) dimenticati dallo Stato". Un pezzo della prestigiosa firma del Corriere (taglio basso in prima pagina e tutta pagina 29) che sottolinea come gran parte del peso della disabilità sia a carico delle famiglie, costrette ad andare avanti nel completo disinteresse dello Stato.

E proprio sul blog, Franco Bomprezzi ringrazia Stella per il tema affrontato: "Oggi le famiglie delle persone con disabilità vivono come Invisibili testimoni di un tempo difficile e doloroso, incerto e confuso. Lo scrivo da tempo, ovunque. Lo testimonia ogni giorno il forum "Ditelo a noi". Lo documentano in modo corretto e professionale i colleghi del canale "disabilità". Ma se scrivi tu, penna di rango, paladino di tante prolungate battaglie sulla moralizzazione della vita pubblica, la prospettiva cambia radicalmente, perché il pubblico si allarga e raggiunge le coscienze anche di coloro che, del tutto logicamente, nulla sanno della disabilità o si limitano - senza alcuna colpa - a sorbirsi titoli ad effetto e fuorvianti sul fenomeno dei "falsi invalidi".

Come hai giustamente notato le cifre della spesa sociale per le persone con disabilità non autosufficienti rivelano una grave carenza del nostro Paese, e una tendenza che deve assolutamente essere invertita, per una questione di civiltà, ma anche e soprattutto per ridare speranza alle famiglie, ai cittadini, alle associazioni. Certo tu - scrive Bomprezzi a Stella - non potrai seguire tutti i giorni le nostre battaglie, le nostre sollecitazioni, ma oggi mi sento orgoglioso di far parte di una squadra che ci sta provando a cambiare in meglio questo Paese, raccontando, in modo semplice e onesto, la verità di un mondo, quello della disabilità, che è un'autentica ricchezza nazionale e non un fardello economico e sociale, come troppo spesso si vorrebbe far credere".

10 febbraio 2012