Fonte EDF - Il Forum Europeo sulle Disabilità ha partecipato alla terza edizione del Forum umanitario europeo (EHF) il 18 e 19 marzo 2024 a Bruxelles. Il Forum, organizzato congiuntamente dalla Commissione Europea (DG ECHO) e dal Belgio nel quadro della sua Presidenza del Consiglio dell’UE, ha esplorato e affrontato le implicazioni delle crisi umanitarie più urgenti e ha riunito attori con l’obiettivo di proporre proposte innovative e soluzioni più sostenibili alle sfide umanitarie contemporanee.

La partecipazione di EDF al Forum

Il Forum è iniziato con forti impegni politici da parte dei responsabili politici di alto livello che rappresentano l’UE e i suoi Stati membri. Tuttavia, non vi è stato un chiaro impegno politico a dedicare un budget agli aiuti umanitari accessibili e partecipativi. Fino a quando questo problema non verrà risolto, le persone più a rischio, comprese le persone con disabilità, continueranno ad essere dimenticate.

L'impatto sproporzionato delle crisi umanitarie sulle persone con disabilità è stato menzionato solo dal rappresentante della Bulgaria.

Il vicepresidente di EDF, Gunta Anca, si è unito come relatore alla sessione sulla partecipazione degli operatori locali nella progettazione della risposta umanitaria. Ha descritto come gli amici in Ucraina non possano evacuare a causa della mancanza di un rifugio accessibile e ha descritto come le persone con disabilità affrontino rischi aggiuntivi in ??contesti umanitari. Ha spiegato come SUSTENTO, organizzazione di persone con disabilità in Lettonia, stia rispondendo alla guerra in Ucraina. Ha concluso sottolineando come la localizzazione debba rispondere alle esigenze specifiche dei singoli individui.

Conclusioni del Forum e mancanza di accessibilità

Il Forum è stato una grande opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di includere le persone con disabilità nell’intero ciclo umanitario.

Purtroppo una nota negativa ha riguardato la scarsa accessibilità della sede e la scarsa considerazione dell'accessibilità durante la progettazione dell'evento in generale. La sede aveva dei gradini dall'ingresso principale a molte delle sale riunioni. Sebbene fossero disponibili rampe mobili temporanee, queste erano ripide, strette e pericolose. Non c'era segnaletica che indicasse percorsi senza gradini attraverso l'edificio, e anche l'evento plenario principale non aveva posti a sedere ufficiali accessibili alle sedie a rotelle. Per quanto si sappia, non vi è stata alcuna interpretazione dei segni o sottotitoli in tempo reale durante le sessioni, né alcun esempio di materiale-base in un linguaggio semplice o in un formato di facile lettura. Insomma, l’inadeguata pianificazione dell’evento ha escluso gran parte del potenziale pubblico.