osservareRiflessioni sul decreto

Nella mattinata del 29 marzo il Senato ha approvato, con voto di fiducia, il decreto semplificazioni (D.L. n. 5/2012) che è già tornato alla Camera dei deputati per la definitiva approvazione della legge di conversione dello stesso; infatti al Senato sono stati fatti degli emendamenti al primo testo approvato dalla Camera e quindi è necessario un nuovo esame dell'Assemblea di quest'ulima. Ma, nell'approvazione al Senato, sono rimasti immutati gli articoli 50 e 51 del decreto che si occupano rispettivamente dell'adozione di Linee Guida per il potenziamento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche oltre che del miglioramento della loro gestione delle risorse umane (specie per l'integrazione degli alunni con disabilità) e delle prove INVALSI.

Pertanto, ai sensi dell'art. 50, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto, il Miur di concerto con il Ministero dell'Economia e delle finanze dovrà emanare Linee Guida sopratutto per:

a) potenziare l'autonomia delle scuole ridisegnando anche il trasferimento di risorse in loro favore;

b) fare in modo che le singole istituzioni scolastiche, all'interno dell'esercizio della loro autonomia, definiscano un organico funzionale all'ordinaria attività didattica, educativa e sopratutto, per gli alunni con disabilità, di sostegno e di supporto, programmando quindi anche il fabbisogno di personale scolastico per almeno un triennio;

c) definire un organico "di rete" sopratutto fra le varie scuole per assicurare stabilità per le risorse del sostegno per almeno un triennio. Per quanto riguarda le prove Invalsi, le stesse verranno somministrate e valutate come negli anni scolastici precedenti, non essendo stato approvato l'emendamento proposto al Senato da alcuni esponenti del Pd ed Idv, che proponeva di introdurre il meccanismo della rilevazione campionaria nei test; ma la nuova norma introduce solo che l'Invalsi si avvarrà del supporto informatico dell'Agenzia per la diffusione di tecnologie per l'innovazione.

Come Anffas segnaliamo la necessità che il sistema, sia del rafforzamento dell'autonomia scolastica, sia del miglior riscontro delle prove Invalsi abbia sempre in vista le reali esigenze degli alunni con disabilità e che le innovative razionalizzazioni del sistema (di risorse e di rilevazione dati) non portino ad azzerrare la specificità del supporto e del sostegno che, per ciascuno, deve essere assicurato in maniera concreta ed efficace.

La razionalizzazione delle risorse umane non deve divenire accorpamento indiscirminato di situazioni personali e la rilevazione tecnologica degli esiti delle prove Invalsi non deve essere asettica e priva della valutazione del percorso di crescita che il singolo alunno con disabilità ha in concreto fatto durante la frequenza scolastica.

03 aprile 2012