alunni_in_classeLa dichiarazione di Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana

Fonte www.disablog.it - "La scuola, in Toscana, e' sempre piu' lontana dal mondo della disabilita'. Nella nostra regione, infatti, non c'e' neppure un insegnante di sostegno per ogni due alunni con disabilità, soglia minima stabilita dal Ministero dell'Istruzione. Per questo, chiediamo al Governo di intervenire urgentemente al fine di affrontare e risolvere le questioni relative al sostegno scolastico in favore di studenti e alunni con disabilita' in Toscana, anche adottando iniziative di confronto con le strutture scolastiche e le Amministrazioni locali, affinche' siano assicurati elementari diritti sanciti dalla nostra Costituzione e dalle apposite leggi nazionali". Lo chiede l'on. Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana, che ha depositato a Montecitorio un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Francesco Profumo, denunciando le criticita' per quanto riguarda l'area della disabilita' scolastica evidenziata dai dati forniti dall'Usr Toscana, dall'USP di Massa Carrara e dalle ultime pubblicazioni del Miur.

"In Toscana il numero dei docenti di sostegno in organico di diritto e' stato stabilito, in base ai Decreti Ministeriali degli ultimi due anni sugli organici, in 2857 unita'", spiega Evangelisti. "Il numero e' errato per difetto: infatti, in base alla legge 244/07, i docenti di diritto dovrebbero essere 3245 in quanto nell'anno scolastico 2006/07 sono stati assegnati alla Toscana 4636 docenti sul fatto secondo i dati del Miur".

"Contrariamente a queste cifre, pero' – prosegue Evangelisti – quando il Ministero ha stilato la Tabella E allegata ai Decreti ha assegnato a dieci regioni (Piemonte, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna) molti docenti in piu' del dovuto, penalizzando cosi' in maniera del tutto indiscriminata le restanti regioni, tra cui anche la Toscana. Anche quando ci sono state le immissioni in ruolo questo gap non e' stato mai colmato anzi, le regioni che gia' superavano la cifra di docenti di diritto sono state ulteriormente premiate, come testimoniano i casi di Campania, Lazio e Puglia".

"A nulla, fino ad oggi, sono servite le rimostranze di famiglie e docenti presso le sedi competenti", aggiunge Evangelisti. "La situazione e' rimasta la stessa, compromettendo in centinaia di casi la tanto invocata continuita' didattica, non sussistendo una adeguata stabilita' del personale. Quest'anno, per giunta, siamo di fronte ad un ulteriore peggioramento, in quanto gli alunni con disabilità sono aumentati notevolmente, mentre il numero di docenti assegnato e' rimasto lo stesso".

"Le ore di sostegno – prosegue – sono talmente poche che, con l'organico di fatto piu' le deroghe non si arriva neppure ad un insegnante ogni due alunni, soglia minima sancita dalla circolare ministeriale 61 del 18 luglio 2012. In particolare, nella provincia di Massa Carrara, gli alunni con disabilità sono 512 e i docenti, deroghe comprese, non sono piu' di 233, ovvero meno della meta'".

"La sentenza della Corte Costituzionale 80/10 sancisce il dovere di assegnare ore in deroga nei casi di gravita' su indicazione della progettualita' del Piano Educativo Individualizzato", continua Evangelisti. "Inoltre e' bene specificare che la succitata Circolare Ministeriale 61 prevede che l'organico di sostegno, come gli altri organici, sono assegnati alla scuola, ma il numero di ore di sostegno deve essere assegnato all'alunno in base alle sue reali esigenze, come tra l'altro tutti i Tar, compreso quello Toscano, riconoscono".

"A questa confusione – evidenzia ancora Evangelisti – normativa e' doveroso aggiungere che il quadro attuale relativo all'integrazione degli alunni con disabilità e' drammaticamente compromesso dalle difficolta' degli Enti Locali nel fornire personale specializzato per coprire tutte le richieste delle scuole, addirittura si giunge a situazioni, sempre per citare il caso della provincia di Massa Carrara, dove gli operatori per le Secondarie che venivano pagati con fondi provinciali, probabilmente non verranno assegnati in quanto la Provincia non sa se esistera' ancora nel 2013 e non puo' certamente impegnare soldi di un bilancio preventivo che rischia non esserci".

"E' evidente – conclude Evangelisti – che tutte queste misure restrittive nei confronti degli studenti con disabilità danneggiano lavoratori e ledono il diritto allo studio dei normodotati, in quanto un numero adeguato alle reali esigenze delle ore permetterebbe una migliore integrazione per l'alunno con disabilità, ma anche una serenita' maggiore per il normodotato e i docenti che sono nelle classe. Per questo sollecitiamo il Governo e il Ministro Profumo a intervenire tempestivamente per sanare questa situazione lesiva dei diritti elementari sanciti dalla Costituzione italiana".

1 ottobre 2012