conferenza_regioniEcco gli emendamenti proposti dalla Conferenza delle Regioni

Fonte www.grusol.it - La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha espresso un parere sul recente ddl Stabilità approvato dal Governo, proponendo anche alcuni emendamenti.

Tra gli argomenti più rilevanti tra quelli tratti vi sono quelli relativi alla sanità e alle politiche sociali.

Per quanto riguarda la sanità, le Regioni si sono così espresse: "... È difficile pensare che possa aver senso un Nuovo Patto per la Salute , poiché il taglio lineare delle risorse senza la revisione dei livelli essenziali di assistenza esistenti, rende la spesa sanitaria non sostenibile dal sistema, è necessario definire politicamente quale è il livello minimo di servizio che si intende garantire a tutti i cittadini e quindi sulla base dei costi standard il finanziamento complessivo".

Per quanto riguarda le politiche sociali , invece, è interessante il passaggio relativo all'articolo 8 del ddl "Finanziamento di esigenze indifferibili" in cui si chiede di inserire al comma 21, i commi 21 bis e 21 ter.

In particolare, il 21. bis viene così descritto : "Per gli interventi in materia sociale, famiglie e giovani, al fine di coordinare le iniziative ed utilizzare in maniera efficace ed efficiente le risorse economiche, si provvede al rifinanziamento del Fondo Nazionale per le Politiche sociali nella misura già prevista per il 2009, pari a 520 milioni di euro utilizzando allo scopo, oltre alle risorse previste dal comma 21 della presente legge, quelle derivate dall'innalzamento dell'età pensionabile delle donne di cui al comma 12-sexies dell'articolo 12 della legge 30 luglio 2010, n.122: Conversione in legge, con modificazioni del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica", indicando gli obiettivi di servizio da finanziare per il triennio 2012/2015".

Infine, per l'articolo 12, "Disposizioni in materia di entrate", le Regioni propongono la soppressione dei commi 14,15 e 16 con le seguenti motivazioni: "L'aumento dell'IVA alle Cooperative Sociali e ai loro Consorzi, (che dovrebbe portare ad un gettito di 153 milioni per ciascuno degli anni del triennio 2013/2015), è di fatto una entrata "fittizia" che non alleggerisce la spesa pubblica. Fittizia, perché ai maggiori costi dei servizi debbono provvedere gli Enti pubblici: Comuni, loro Consorzi e in parte anche le Aziende Sanitarie. E, se pure una limitata quota potrà andare a carico delle famiglie e degli assistiti, si tratta solo di piccole percentuali, in quanto i servizi resi sono a favore di categorie molto fragili spesso anche prive o con basso reddito. Preso atto dalla stessa relazione del Presidente del Consiglio 2 che le entrate fiscali per periodo gennaio-luglio 2012, sia di carattere "ordinario" che "coattive" (di recupero dell'evasione) hanno portato ad un gettito superiore al 5% rispetto al 2011, presumendo che tale trend positivo possa ovviamente proseguire nel secondo semestre del 2012 e quindi negli anni a venire e valutando quanto sottolineato sul solo "apparente" recupero di entrate per lo Stato (nell'accezione più ampia comprendente anche regioni e comuni), si propone che la somma già derivata dall'aumento dell'IVA alle Cooperative sociali, sia compensata con il maggior gettito fiscale . In proposito si aggiunge che la misura proposta dalla legge di stabilità, indurrebbe poi altra spesa, perché la persona con disabilità o non autosufficiente non assistito dalle cooperative sociali, finirebbe poi per pesare sull'assistenza ospedaliera e quindi andrebbe a gravare la spesa sanitaria impropria".

Il documento integrale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome è disponibile qui

Per appronfondire

Leggi il commento di Anffas Onlus sul ddl Stabilità

30 ottobre 2012