affollamento_bambiniLo ha stabilito il Tar del Molise

Fonte www.superabile.it - Se un'aula non rispetta le norme sulla sicurezza e l'igiene, la classe deve essere ridotta di numero. È quanto ha stabilito il Tribunale amministrativo regionale del Molise con la sentenza con cui ha deciso sul ricorso per violazione della normativa sulla sicurezza e sull'igiene presentato da alcune famiglie dopo che l'Ufficio scolastico regionale aveva deciso l'accorpamento di 3 classi di circa 20 alunni ciascuna accorpate in 2 classi di circa 30 alunni ognuna, accorpamento realizzato nonostante la segnalazione del dirigente scolastico che aveva riferito dello scarso numero di metri quadri delle aule rispetto al numero di alunni (mq = 1,96 a persona).

Il Tar ha accolto il ricorso delle famiglie dopo un'ampia analisi della normativa vigente e la documentazione dell'insussistenza dei requisiti di igiene e sicurezza nelle nuove classi, condannando l'amministrazione alla rifusione parziale delle spese. In fase cautelare il Tar aveva concesso la sospensiva, annullata dal Consiglio di Stato. In seguito, il Tar si è pronunciato nel merito, obbligando l'amministrazione a ricostituire le 3 classi originarie. Nel caso in questione le classi non erano frequentate da alunni con disabilità.

Nel caso in cui ve ne fossero stati, l'accorpamento avrebbe costituito una violazione dell'articolo 5 comma 2 del decreto del Presidente della Repubbica 81/2009 che fissa a 20 (massimo 22) il numero massimo di alunni in una classe. La sentenza del Tar del Molise conferma il consolidarsi di una giurisprudenza secondo cui, in ogni caso di violazione delle norme sulla sicurezza e sull'igiene, va assicurato ai ricorrenti il diritto alla riduzione del numero di alunni per classe e il ripristino delle classi originarie in caso di accorpamento contro legge.

6 novembre 2012