sosForti preoccupazioni Coordinamento Bergamasco per l'Integrazione ed Anffas Onlus Bergamo

Fonte www.personeocondisabilita.it - Negli ultimi giorni arrivano notizie via via più allarmanti in merito alla presa di posizione degli ambiti rispetto alla compartecipazione alla spesa per i servizi alla persona con disabilità. In particolare, anche grazie alla pubblicazione di un articolo sull'Eco di Bergamo, inerente alla situazione del C.D.D. di Zogno, l'opinione pubblica è venuta a conoscenza che in quella sede la quota di compartecipazione richiesta alle famiglie, in alcuni casi, eÌ piuÌ che raddoppiata, in altri può addirittura rasentare il triplo di quella pagata in precedenza .

Si sentono voci molto preoccupanti anche rispetto ad altre realtà. Del resto, l'ultima sentenza della Corte Costituzionale ha ulteriormente allargato la percezione di vuoto rispetto a queste situazioni dovute alla carenza di chiarezza e certezza legislativa . Basta pensare a quanto sta avvenendo intorno al nuovo ISEE, il nuovo regolamento doveva essere varato dal governo già dal maggio scorso. Siamo sotto elezioni ed, in alcuni casi, i politici si sono espressi a favore delle rimostranze del terzo settore ma purtroppo non abbiamo tempo per attendere che la macchina politica si metta in moto, sempre che i risultati elettorali permettano la governabilità.

Come famiglie e come associazioni dobbiamo muoverci e mettere in atto tutti gli strumenti in nostro potere per arginare questa arroganza degli enti pubblici che non tengono minimamente conto delle situazioni intrinseche ad ogni famiglia con persone con disabilità.

Suggeriamo in prima battuta una riunione presso la sede del C.B.I. (Uildm Bg) con i rappresentanti dei genitori dei 23 C.D.D. di Bg per fare il punto della situazione per poi coinvolgere le famiglie e, se necessario, trovare delle forme di mobilitazione. Ci preme ribadire in questa sede che la nostra posizione non è di totale chiusura ma bensiÌ di disponibilità, come del resto enunciato nel documento ANFFAS/C.B.I. del novembre 2011 sulla compartecipazione alla spesa, posizione altresiÌ sostenuta anche dalla Ledha.

Attraverso questo documento avevamo espresso la nostra disponibilità a ragionare sulla compartecipazione, là dove per compartecipazione si intende che la famiglia mette a disposizione del servizio una cifra che non comprometta lo stato di benessere della stessa e tenga conto delle notevoli spese che ogni famiglia deve comunque sostenere per mantenere alta la qualità di vita del proprio congiunto.

Per approfondire

Scarica la lettera del Coordinamento Bergamasco per l'Integrazione (CBI) e di Anffas Onlus Bergamo

25 marzo 2013