spadaforaLettera aperta del Garante Spadafora*

Fonte www.vita.it - Li vediamo ogni giorno, nelle nostre case, per le strade, in tv. Spesso ci riempiono la vita, e sono loro ad insegnarci (o ricordarci) le vere priorità. In Italia fra bambini e adolescenti si contano 11 milioni di «persone», di «cittadini». Uso questi termini perché i bambini e gli adolescenti sono già persone, già cittadini. Lo saranno sempre più ed è importante che il Paese si ricordi di loro, li nutra materialmente e moralmente.

Per questo scrivo questa lettera aperta a voi, al primo Parlamento che raccoglie molte donne, tanti giovani e porta nelle istituzioni nuove sensibilità ed esperienze professionali importanti. Sono infatti quasi due milioni i bambini e gli adolescenti che vivono in famiglie povere, 800mila quelle sotto la stessa soglia di povertà. A loro vengono negati i diritti fondamentali: istruzione, salute, inserimento sociale. Nei 15 mesi dalla nascita di questa istituzione che porta un nome e una responsabilità pesanti (Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza) ho incontrato volti e storie di bambini che chiedono una sola cosa: un presente e futuro migliore.

Non possono essere loro a pagare gli effetti della crisi economica e dei mancati investimenti. E neppure si può sperare che le associazioni e le organizzazioni di volontariato (piegate dalla riduzione di fondi) suppliscano al lavoro delle istituzioni. Il malessere sociale è forte, il disorientamento dei ragazzi si tocca con mano, basterebbe ascoltarli per capire quanto sia diffuso. L'assenza di modelli positivi si fa sentire ogni giorno generando spesso angoscia nelle nuove generazioni. La povertà materiale si eredita, ma si eredita anche la povertà culturale.

Come intervenire? Come crescere cittadini che siano portatori di sapere, professionalità, cultura civica? Ed ecco il senso profondo di questa lettera: il Parlamento appena insediatosi e il prossimo Governo mettano fra le priorità della propria agenda bambini e adolescenti. Risolvano alcune questioni sul tappeto.

Occorre:

1- garantire ad ogni bambino ed adolescente che vive in Italia, dentro o fuori la propria famiglia, strumenti e risorse per un livello di vita dignitoso.

2- definire, come previsto dalla riforma del Titolo V – Parte seconda della Costituzione italiana, i livelli essenziali delle prestazioni, senza disuguaglianze nell'accesso a opportunità e diritti (il doloroso divario Nord-Sud).

3- investire nel sostegno allo studio e rimuovere le cause della dispersione scolastica.

4- assicurare il diritto alla cittadinanza dei figli di immigrati residenti in Italia.

5- promuovere la riforma della giustizia minorile, anche per garantire alle persone di minore età coinvolte in procedimenti civili o penali, una giustizia a loro misura, capace di ascoltarle e dare risposte efficaci.

6- fare in modo che le politiche per l'infanzia e l'adolescenza abbiano una chiara regia, evitando che l'eccessiva suddivisione delle competenze sia sinonimo di dispersione delle risorse col rischio di compromettere i risultati.

Non tutte queste proposte necessitano di ingenti risorse, ma tutte hanno certamente bisogno di un Parlamento e di un Governo con una visione chiara sulle prospettive da dare all'Italia e alle nuove generazioni. Chiedono un presente e futuro migliore. Facciamo di tutto per non deluderle.

di Vincenzo Spadafora, lettera aperta sul Corriere della Sera del 26 marzo 2013

27 marzo 2013