Fonte www.edscuola.eu - Dalle scuole elementari del centro storico a quelle dell'hinterland: a partire dalla prima campanella di settembre, ogni alunno con disabilità avrà il proprio insegnante di sostegno. Una vittoria che si accompagna a un'importante novità: avrà effetto fino alla fine dell'intero ciclo scolastico (e non solo per il prossimo anno) la sentenza con cui la terza sezione bis del Tar ha riconosciuto le ragioni di un gruppo di 22 genitori e ha chiesto ai singoli istituti di integrare il proprio organico per adeguarsi ai bisogni delle mamme e dei papà che hanno vinto il ricorso.

Secondo i giudici di via Flaminia, infatti, " la situazione di handicap grave è connotata dalla persistenza nel tempo degli effetti della patologia, nella migliore delle ipotesi suscettibili di una lenta e non totale guarigione. Il carattere perdurevole dell'handicap riconosciuto non può quindi non riguardare gli anni scolastici successivi a quello in corso".

Insomma, un successo su tutti i fronti per l'avvocato Marco Tavernese, che dall'inizio del 2013 ha rappresentato oltre 500 coppie di genitori di bambini con disabilità davanti alla giustizia amministrativa: "Questa sentenza segna un punto di svolta - afferma il legale - perché, fino a questa pronuncia, i ricorrenti erano costretti a tornare in tribunale ogni anno per vedere riconosciuti i diritti dei loro figli". E dopo l'ennesimo ricorso di gruppo accolto dai magistrati amministrativi, qualcosa si sta muovendo anche negli uffici del ministero dell'Istruzione e dell'ufficio scolastico regionale: "Si tratta di una vittoria storica - spiega Domenico Montuoro del coordinamento delle scuole elementari romane - anche perché al Miur si sono accorti che le spese legali sono diventate insostenibili. Dopo aver perso diversi ricorsi, è partita la richiesta alle scuole di Roma e provincia per avere la documentazione di tutti i bambini con disabilità gravi. Secondo le stime ufficiali, per il prossimo anno dovrebbero essere 1.047 gli insegnanti di sostegno in più rispetto al 2012/13″.

Soddisfatta dalla sentenza anche Stefania Stellino, presidente dell'Angsa Lazio (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) e, suo malgrado, finita al centro di un delicato caso di cronaca. È la mamma di uno dei bambini che sarebbero stati vessati da un'insegnante della scuola San Romano al Tiburtino. "Ottima la vittoria al Tar, ma - avverte - il sostegno scolastico deve avere anche continuità interna. In un anno un bambino autistico non può cambiare fino a 11 volte la sua figura di riferimento".

16 settembre 2013