Fonte www.superabile.it - "Le nostre richiesta in parte accolte. Ma c'è ancora tanto da fare": così, in sintesi, Salvatore Nocera, responsabile dell'area normativo-giuridica dell'Osservatorio dell'Aipd sull'integrazione scolastica e vicepresidente della Fish*, commenta ildecreto scuola approvato dal Parlamento. " Quello che speravamo e aspettavamo, ovvero la formazione dei docenti in materia di inclusione delle disabilità, è accennato nell'articolo 16: tra le varie possibilità di formazione obbligatoria c'è infatti anche l'incremento degli apprendimenti sulle didattiche speciali".

Poca cosa, in verità, rispetto alla richiesta avanzata da tempo dall'Osservatorio e "contenuta anche in una nostra proposta di legge, che andremo a riproporre al ministero non appena il testo normativo sarà in Gazzetta Ufficiale - spiega Nocera - La nostra priorità è e resta l'organizzazione, con il relativo finanziamento, di corsi di formazione in servizio per i docenti curriculari e, in seconda battuta, di corsi iniziali, con un consistente numero di crediti sulla cosiddetta didattica speciale. Questo perché l'alunno disabile non deve essere delegato, per la sua formazione e gestione quotidiana, all'insegnante di sostegno. E' invece l'insegnante curriculare a doversene far carico come fa con tutti gli altri suoi alunni".

Per quanto riguarda le altre misure contenute nel testo del decreto approvato e relative alla disabilità, "c'è l'abolizione delle aree disciplinari per il sostegno nelle scuole superiori: una novità certamente positiva, che risponde una delle nostre storiche richieste. Finora, infatti, accadeva spesso che a un singolo alunno disabile fossero assegnati diversi insegnanti di sostegno, uno per ciascuna area: di fatto, si creava una classe speciale e aumentava la delega didattica da parte dell'insegnante curriculare".

Un'altra "norma interessante" è per Nocera "l'abolizione del pagamento per i ricorsi al Tar sui problemi della scuola. Un fatto positivo, che però potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio, dal momento che il ricorso potrebbe diventare la prassi per ottenere le ore di sostegno spettanti".

Per quanto riguarda la stabilizzazione degli insegnanti di sostegno, "è certamente importante l'immissione in ruolo di circa 26 mila docenti, che comporta un doppio vantaggio per gli insegnanti da un lato e per gli alunni dall'altro: a questi infatti sarà assicurata una maggiore continuità della figura di sostegno. Resta però quasi inapplicata la norma che fissa un tetto massimo di 20 alunni nelle classi con uno studente con disabilità: su questo chiediamo e continueremo a chiedere al ministero maggiore attenzione. Infine - conclude Nocera - aspettiamo il ruolo unico del sostegno: ovvero, chiediamo che esista una voce di concorso dedicata proprio a questa figura. Attualmente, invece, gli insegnanti di sostegno diventano tali dopo l'abilitazione in una disciplina. La scelta del sostegno fin dall'inizio sarebbe una scelta certamente più consapevole e non di comodo, come a volte avviene".

Infine, per quanto riguarda, la dibattuta questione dei Bes, "ribadisco la mia contrarietà ad una legge ad hoc: occorre sicuramente risolvere innanzitutto la questione della disabilità,più grave e più diffusa".

*Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap cui Anffas Onlus aderisce

11 novembre 2013