Fonte www.vita.it - La Camera con 350 voti favorevoli e 196 contrari ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato. L'Assemblea ha poi approvato la legge di stabilità, con 258 voti favorevoli, 102 contrari, 3 astenuti, e ben 266 assenti. La legge di stabilità torna però ora al Senato. Sta così per chiudersi la vicenda della disparità di trattamento riservato al momento del prepensionamento ai lavoratori che hanno usufruito della legge 104, per assistere un figlio con disabilità.

Il comma in questione è il 327, dell'unico articolo passato dal Senato alla Camera. Eccolo: «All'articolo 6, comma 2-quater, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «nonché per i congedi e i permessi concessi ai sensi dell'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104». Il comma è frutto di un emendamento che era stato portato a discussione dalla senatrice Maria Grazia Gatti (Pd).

In sintesi, ricordiamo che la riforma Fornero ha introdotto una penalizzazione economica per i lavoratori che chiedono la pensione avendo l'età contributiva richiesta ma prima di aver compiuto 62 anni. La penalizzazione non valeva in fase transitoria (ovvero da qui al 2017), ma solo per i lavoratori che avevano l'anzianità contributiva derivante esclusivamente da «prestazione effettiva di lavoro». La Fornero indicava poi esplicitamente che andavano considerati assimilati a prestazione effettiva di lavoro la maternità obbligatoria, la malattia, l'infortunio, la cassa integrazione ordinaria e il servizio militare: tutti gli altri istituti, non essendo citati, sono esclusi. Tra questi, i congedi parentali, i permessi per la legge 104 e quelli per i donatori di sangue.

Da settembre ad oggi le tante polemiche hanno portato a sanare la questione prima per i donatori di sangue (già in Commissione Bilancio della Camera, sul DL 101/2013), poi per i congedi parentali (la Camera nella Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101).

L'estensione della definizione di "giornate effettive di lavoro" anche ai permessi per la legge 104 era stata respinta per mancanza di copertura. La palla poi era passata al Senato, dove si è riusciti a introdurre anche la 104. E ora la Camera ha detto il suo sì. Alla legge di stabilità manca però ancora un nuovo passaggio in Senato.

Per approfondire

Leggi la nostra news sull'argomento

7 gennaio 2014