Pubblichiamo l'appello lanciato da Anffas Onlus Sicilia, appoggiandone e condividendone pienamente il contenuto.

Anffas onlus Sicilia ritiene opportuno far sentire la propria voce in merito all'assurda vicenda dei "contributi a pioggia" che, introdotti nell'ultima "finanziaria" regionale per l'ingente cifra di 78 mln di euro, hanno registrato tanto una distribuzione a soggetti del tutto eterogenei, suscettibile di suscitare infiniti dubbi, quanto l'intervento "calmieratore" del Commissario dello Stato che, duoledirlo, ha trattato l'assemblea parlamentare (massima aspressione della "voce del popolo democraticamente eletta) come un gruppo di dilettanti intenti ad un gioco di società, paternamente ripresi da un amabile sorvegliante. La Sicilia, noi crediamo, non merita questo. La Sicilia e i cittadini disabili siciliani, hanno diritto a scelte- politiche è vero perché politica è la comparazione e il bilanciamento dei diversi interessi- ma congruente e attenta alle più autentiche esigenze della popolazione.
Forse non siamo stati sufficientemente chiari- e con noi tutti gli altri soggetti che operano nel sociale e per la disabilità in particolare- nell'illustrare all'Assemblea regionale la situazione grave e intollerabile in cui versa questa popolazione disabile in un momento in cui- come ben noto- ancora si parla di "far partire" i Piani di Zona previsti dalla L. 328/2000, in cui ingenti risorse stanziate (alcune centinaia di milioni di euro secondo quanto reso noto dai componenti uffici) restano non spese da parte dei distretti e dei comuni, in cui le risorse "quota indistinta del 6%" già messe a bando per ben due volte sono state dirottate ad altre finalità, ancor che nell'area del sociale, in cui le liste d'attesa per bambini cui spetterebbero una diagnosi ed un intervento precoci si allungano anche fino ad 2 anni ?
Abbiamo un'idea di quanto "50.000 €" ossia una delle tante quote distribuite ai vari enti, possa essere preziosa per ovviare alle pecche ed alle omissioni per le quale oggi - nonostante atti legislativi di grande pregio (es: piano triennale per le persona con disabilità) - ai cittadini disabili ancora non perviene alcun valido servizio? Quante ore di servizi di sostegno alla famiglia e alle persone possono essere fornite con questa cifra, là dove: la casa famiglia, il centro diurno, l'assistenza domiciliare, il servizio educativo domiciliare ecc... restano ancora al di là da venire, per mezzo di associazioni ed altri enti non profit realmente operanti? Ecco perché, senza entrare nel merito delle singole scelte, volendoci sottrarre ad una indecorosa" guerra fra poveri" , tuttavia dobbiamo dire che tutto ciò suscita veramente tanto sconforto in chi realmente non ne avverte alcun ulteriore bisogno.
Pensateci… -

Anffas Onlus Sicilia
14 maggio 2009