Fonte - www.personecondisabilita.it - Costruire percorsi e strumenti specifici all'interno dei musei italiani, per rendere il patrimonio culturale accessibile anche alle persone con disabilità intellettiva: adulti e bambini. Questo l'obiettivo del progetto "Museo per tutti - Accessibilità museale per persone con disabilità intellettiva" promosso da L'abilità Onlus insieme alla Fondazione De Agostini. In questa prima fase saranno coinvolti il museo archeologico "San Lorenzo" di Cremona, i musei del Comune di Genova, del Museo degli Innocenti di Firenze e di Reggia di Venaria (Torino). 
 L'esperienza ha preso il via sulla spinta di "Scienziabile", un progetto promosso da L'abilità Onlus che ha reso accessibile una parte delle collezioni e dei laboratori del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.


 La prima fase del progetto (che si è conclusa a ottobre 2015) ha riguardato l'analisi dei bisogni della persona con disabilità per facilitarne l'inclusione all'interno di un sito culturale. La seconda, che terminerà ad aprile 2016, è relativa alla progettazione nei musei e prevede anche la formazione del personale, dei volontari e del back office.Tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 si concluderà la sperimentazione con il pubblico, a cui seguirà la verifica, gli eventuali interventi correttivi e la valutazione finale. Al termine di queste fasi, il progetto rientrerà in maniera permanente all'interno delle realtà museali che hanno aderto all'iniziativa, con la finalità di renderlo esportabile in qualsiasi altro luogo d'arte.

Tutte le fasi saranno documentate con un blog dedicato a "Museo per tutti" che racconterà gli step del progetto, mentre i materiali, la ricerca e l'esperienza saranno raccolti in un e-book, disponibile online.

"L'accessibilità di un museo e di qualsiasi luogo di cultura non si misura solo dall'assenza delle barriere architettoniche o sensoriali", spiega Carlo Riva, direttore di l'abilità Onlus e referente del progetto. Rimangono spesso poco esplorate le necessità della persona con disabilità intellettiva: la sfida quindi è trovare il modo migliore per favorire la comprensione e l'esperienza e quindi l'accesso al patrimonio culturale per le persone con tale disabilità.


"Garantire a tutti il libero accesso alla cultura e all'apprendimento, costituisce l'affermazione di un diritto che rende un Paese più civile e maturo - afferma Roberto Drago, presidente della Fondazione De Agostini -. Crediamo che il patrimonio culturale italiano rappresenti un'ineguagliabile risorsa di crescita umana e cognitiva e che la sua condivisione, soprattutto con le persone con disabilità, rafforzi e arricchisca l'intera collettività".

10 Novembre 2015