Corriere.it - «La disabilità per me non è un problema, per te?». Sono in sei, si chiamano Tommaso, Lorenzo, Jessica, Giordano, Anton, Francesca. Tutti ragazzi con meno di 25 anni. Tutti con disabilità intellettiva e o relazionale. Il loro sogno? Shakerare cocktail, districarsi tra gastronomia e caffè.

Diventare barman professionisti e lavorare per integrarsi. «Per farlo - spiega Stefano Galloni, direttore generale di Anffas Ostia Onlus -, grazie alla partnership con Sau Caffé, azienda leader nella produzione del caffè, abbiamo avviato dei corsi di formazione professionale che saranno finalizzati poi a svolgere tirocini e inserire i ragazzi nel mondo del lavoro attraverso l'agenzia lavoro inaugurata da Anffas Ostia lo scorso marzo 2015. In Italia esiste una legge, costantemente disattesa, che regolamento l'accesso al lavoro delle persone con disabilità. I corsi di formazione? Qui i ragazzi impareranno le regole del bon ton, a preparare e servire una bevanda alcolica e analcolica, riconoscere un caffè, la filiera e le sue caratteristiche, a utilizzare le macchine da lavoro e conoscere le regole basi della gastronomia. Il corso si concluderà con un attestato di merito per poi passare alla fase successiva: un tirocinio per sperimentare sul campo quanto appreso. Abbiamo già diverse aziende interessate a instaurare una collaborazione con noi e concretizzare questo percorso con un contratto di lavoro».

«Grazie a Matrici Ecologiche - sottolinea Patrizia Trivellato, assistente sociale e referente per l'agenzia lavoro -, studio condotto da Anffas su 1298 persone con disabilità intellettiva e relazionale, oggi sappiamo che chi svolge attività lavorative conduce livelli di vita significativamente migliori rispetto a chi non ne ha. Tutto ciò che stiamo facendo non mira solo a ottenere un contratto di lavoro, ma a creare le condizioni affinché i ragazzi siano una risorsa per sé e per le imprese che li assumeranno, al pari di ogni lavoratore». Particolarità: la sede dell'agenzia lavoro si trova in uno stabile confiscato alla mafia ad Acilia. Lì si trova anche ‘la base' di uno dei progetti sulla sindrome dello spettro autistico più avanzati d'Italia.

 

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25 luglio 2016