Fonte www.superabile.it - Sono tre i ragazzi con sindrome Down della sezione AIPD di Bari che sono stati assunti a tempo indeterminato dopo sei mesi di tirocinio formativo. I tre lavoratori sono in forze alla catena di ristorazione pugliese Bacio di Latte. L’assunzione è giunta al termine di un percorso di affiancamento che ha visto ognuna delle persone impegnata in mansioni diverse in uno dei diversi punti vendita di Bari. Il tutoraggio è stato seguito da educatori dell’AIPD di Bari, sotto la supervisione di Viviana Lagattolla, responsabile del SIL (Servizio di Inserimento Lavorativo) della sezione.

I ragazzi, Piera Stefania Mastrorosa di 22 anni, Roberto Caruso di 22 anni e Simona Signorile di 31 anni sono occupati in tre diversi bar al centro di Bari. Roberto è cameriere in sala mentre Simona e Piera sono banconiste.

“La nostra professionalità – sottolinea Mariella De Napoli, presidente della sezione AIPD di Bari – ha incontrato l’intraprendenza di un manager attento ed esigente come Mino D’Alonzo, proprietario della catena Bacio di Latte, coniugandosi con la determinazione dei ragazzi e delle loro famiglie, anch’esse supportate dal servizio di inserimento lavorativo per garantire il miglior esito del tirocinio. Il tutto si riferisce per altro a un protocollo che applichiamo con efficacia da circa dieci anni presso la nostra Associazione e che sino ad ora ha prodotto l’assunzione di dieci giovani a tempo indeterminato, tra coloro che hanno manifestato la volontà e i prerequisiti per un inserimento lavorativo e che in alcuni casi hanno svolto diversi tirocini prima di approdare all’assunzione stessa. Infatti, in ossequio al principio che “lavoratori non si nasce ma si diventa”, vogliamo ricordare che questi ragazzi hanno seguito per anni i percorsi di autonomia dell’AIPD, grazie ai quali il nostro staff di operatori, guidati da Margherita Mona, sostiene le persone con sindrome di Down e le loro famiglie nella ricerca di un benessere individuale che per taluni può tradursi nell’inserimento lavorativo”. La notizia è stata pubblicata anche dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

12 gennaio 2017