Il 13,14 e 15 ottobre si tiene a Venezia la conferenza Oltre le barriere autistiche , del Tustin memorial trust.

Nella presentazione si dichiara che la comprensione e il trattamento dell'autismo nel bambino e nell'adulto devono molto all'eredità di France Tustin , si cita "l'uso difensivo degli oggetti e delle forme autistiche" e si descrive "un paziente che attende la mano tesa del terapeuta per ripercorrere con lui una vicenda drammatica vissuta fino ad allora senza testimoni, nell'impossibilità di essere rappresentata." e si conclude con un accenno alla teoria della Tustin secondo la quale l'autismo sarebbe una fase dell'evoluzione normale dell'uomo . Su quest'ultima teoria si sono levate anche all'interno del mondo della psicanalisi delle critiche caustiche: in un libro appena uscito (Autismo, umanità nascosta) il Prof.Francesco Barale, dell'Università di Pavia, ha validamente contestato quell'ipotesi, che era basata soltanto sull'introspezione della Tustin, in mancanza di ogni indagine scientifica. Locandina Angsa

La Tustin aveva presa per buona l'ipotesi formulata da Kanner nel 1945 e sconfessata dallo stesso autore dieci anni dopo: egli aveva osservato che la sua clientela di autistici, rivoltasi a lui dopo che aveva scritto nel 1943 il primo articolo sull'autismo infantile su di una rivista specializzata, era formata da famiglie benestanti e culturalmente elevate; perciò aveva ipotizzato che l'autismo fosse diffuso soltanto nelle fasce più alte della società, dove la madre colta e razionale sarebbe incapace di dare adeguato amore, causando come risposta l'autismo del figlio. Kanner aveva dimenticato che soltanto le famiglie più ricche e più dotate di mezzi culturali potevano sapere della sua scoperta e potevano raggiungerlo nel suo costoso ospedale di Baltimora. Negli anni successivi egli stesso si è accorto che l'autismo era diffuso in ogni classe sociale ed ha chiesto scusa alle madri per il suo errore, designando come suo erede culturale Erick Schopler, il primo ad avere valorizzato il ruolo delle madri e dei familiari nell'educazione speciale di cui hanno bisogno i bambini autistici. Anne Freud ed S. Dann avevano verificato nel 1951 che neppure i campi di concentramento riuscivano a fare diventare autistici i bambini sopravvissuti.

Successivamente gli studi epidemiologici hanno mostrato che l'autismo è quasi sempre di natura genetica e i progressi della diagnostica medica hanno scoperto oltre un decina di malattie, tutte organiche, che possono provocare la sindrome autistica, ed altre ancora saranno scoperte in futuro, se verranno effettuate quelle ricerche scientifiche che l'errore della Tustin e dei suoi epigoni ha bloccato per decine di anni. Purtroppo non si tratta soltanto di un errore teorico, ma di una falsa interpretazione delle cause dell'autismo che ha provocato danni enormi alle famiglie ed ai figli autistici.

Tustin pensava che gli oggetti e le forme autistiche fossero una forma di difesa del bambino verso quella "vicenda drammatica vissuta" che consisteva nell'inadeguatezza dell'amore materno. Il rifiuto del figlio andava cercato nella mente della madre fin da 12 (dodici!) mesi prima della nascita. Pensava che il bambino autistico fosse sano dal punto di vista neurologico e organico, che avrebbe potuto parlare e comunicare con gli altri, solo che lo avesse voluto. Perciò non si doveva forzare il suo sviluppo del linguaggio e le sue abilità, ma semplicemente attendere che si schiudesse al mondo, favorendo questa evoluzione con il trattamento psicanalitico psicodinamico della madre e del bambino stesso. Questa proposta terapeutica ha dimostrato il suo fallimento totale, ma ancora oggi molti psicanalisti della scuola della Klein continuano a praticarla, facendo perdere tempo prezioso ai bambini, che potrebbero essere migliorati seguendo altre terapie: precoci, intensive e strutturate in metodi cognitivi e neocomportamentali, che hanno dimostrato la loro efficacia con prove scientifiche. Le famiglie si sono impoverite per pagare trattamenti inutili e le teorie colpevolizzanti la madre hanno costituito la premessa per la rottura di molte famiglie di autistici (oltre un terzo del totale, secondo indagini compiute in sei Regioni italiane).

Le linee guida emesse dopo il 2000 da alcune Regioni italiane, fra le quali Emilia Romagna, Marche, Campania, Sicilia, Abruzzo, neppure citano la Tustin fra gli autori di riferimento, come pure le linee guida emesse nel 2005 dalla SINPIA (Società italiana neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza).

Perciò desta la massima riprovazione che alcuni psicanalisti della scuola psicodinamica cerchino di rivitalizzare una teoria ed una pratica che andrebbe sepolta per sempre nel museo degli orrori.

Carlo Hanau Direttore de Il Bollettino dell'ANGSA (Associazione genitori soggetti autistici)