Arriva finalmente il via libera dal Senato all'approvazione del
DDL 1539
in "in materia di ammissione al voto domiciliare di elettori affetti da
infermità che ne rendano impossibile l'allontanamento dall'abitazione". Il
testo, modificando l'art. 1 del decreto-legge 3 gennaio 2006, allarga di fatto
la platea degli ammessi al voto domiciliare estendendola a tutte le persone in
situazione di grave disabilità, così come previsto dall'art. 3 comma 3 della L.
104/92. Prima dell'entrata in vigore di questa legge, infatti, erano ammessi al
voto domiciliare solo gli elettori affetti da gravi infermità che si trovano in
condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature
elettromedicali.
Nella stessa seduta l'aula ha adottato inoltre un Ordine
del Giorno in cui viene chiarito che questa modalità sarà o perativa già
in tempo per le prossime elezioni europee del 6-7 giugno e che verrà data
ampia risonanza di questa legge e delle modalità per far richiesta attraverso i
mezzi comunicativi, la televisione in particolare.
Come fare richiesta?
(tratto dal sito www.superabile.it )
Si
dovrà inviare tra il quarantacinquesimo e il trentesimo giorno antecedente la
data della votazione, una richiesta scritta all'ufficio elettorale del comune
nelle cui liste elettorali è iscritto. Nella richiesta, in carta libera, deve
essere attestato "il motivo per il quale si chiede di esprimere il voto presso
la propria dimora e la comunicazione dell'indirizzo completo presso il quale si
intende essere ammessi al voto". Alla richiesta dovranno essere allegate anche
una copia della tessera elettorale, una copia del certificato rilasciato dalla
commissione medica (di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104)
dal quale risulti l'esistenza della minorazione e un certificato del medico di
base in cui si dichiara la persistenza della situazione di gravità e che
l'elettore è impossibilitato ad allontanarsi autonomamente dalla propria dimora
(con indicazione della motivazione). Nel caso particolare in cui l'elettore
abita in un comune diverso da quello d'iscrizione nelle liste elettorali, la
domanda va inviata comunque al sindaco del comune d'iscrizione, che poi
provvederà a comunicare il nominativo del richiedente al sindaco del comune in
cui si trova l'elettore e nel quale avverrà la raccolta del voto a domicilio. Il
sindaco, una volta ricevuta comunicazione della presenza del cittadino nel suo
territorio, provvederà a comunicare la richiesta al presidente dell'ufficio
elettorale di sezione nella cui circoscrizione è ubicata la dimora
dell'elettore. Il presidente della sezione elettorale ne prenderà nota all'atto
della costituzione del seggio.
Anffas lancia un appello.
Nel paludire questa
importantissima conquista da parte della società civile tutta, desideriamo
lanciare forte l'appello affinché le iniziative elettorali siano davvero
accessibili a tutte le persone con disabilità. Un appello, insomma, affinchè
le comunicazioni date attraverso il canale televisivo siano adeguatamente
sottotitolate e tradotte in linguaggio dei segni, che il materiale
elettorale sia distribuito anche in formato braille, che i siti
informativi rispettino le regole internazionali di accessibilità e che si
introduca finalmente, una volta per tutte, la prassi di utilizzare un
linguaggio facile da comprendere per tutti gli elettori con disabilità
intellettive e/o relazionali.
A questo proposito ci sembra appropriato, al
fine di rafforzare questo appello, riproporre l'articolo "Alle
elezioni europee, tutti devono poter votare" in cui si introduce il
volantino prodotto da Inclusion Europe e che Anffas ha provveduto a tradurre
dall'inglese, circa le modalità di votazione, scritto in linguaggio facile da
comprendere.
Per approfondire
scarica il
testo della legge
scarica
il testo dell'OdG
scarica
il volantino sulle elezioni europee