banchiSconcertante decisione dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo

Fonte www.disablog.it - Ha il sapore dell'ultimatum e del diktat la nuova direttiva inviata dal direttore dell'ufficio scolastico provinciale di Palermo, Rosario Leone, che contiene un secco no alla presenza di disabili maggiorenni nelle scuole superiori palermitane.

Un provvedimento che non può non sollevare un polverone, quando ad essere toccati sono proprio gli interessi di una categoria debole.

A chiedere chiarimenti, per primo, è il deputato del Pdl Vincenzo Vinciullo che ha presentato un'interrogazione al presidente della Regione e all'assessore all'Istruzione, per intervenire affinchè il documento venga ritirato al più presto.

ASSISTENTI A CARICO DELLE FAMIGLIE – Il provvedimento prevede che in caso di studenti con disabilità che abbiano superato la soglia dei 18 anni, il compenso dell'insegnante di sostegno sia addebitato a carico dello studente stesso. Vinciullo sottolinea come questa posizione derivi da "un grossolano errore di lettura e interpretazione di una sentenza della Corte Costituzionale, derivante da un'ordinanza del tribunale amministrativo della Toscana che ha sollevato una questione di leggitimità nella parte in cui è preclusa la frequenza delle scuole dell'obbligo dove l'alunno con handicap abbia raggiunto i diciotto anni. L'allargamento – conclude Vinciullo – alla scuole medie superiori crea una discriminazione di trattamento nei confronti dei soggetti con disabilità ledendo i loro più semplici diritti all'istruzione".

«UNA SCELTA NECESSARIA» – Il provveditore, finito nel tiro incrociato delle polemiche, giustifica la sua scelta come un provvedimento resosi necessario da alcuni "abusi" riscontrati in alcuni istituti palermitani: "abbiamo scoperto che ci sono una trentina di casi di studenti condisabilità di oltre trent'anni, una addirittura di 49. Ci sono presidi che hanno trasformato la scuola in centri di accoglienza. Ci devono essere altre strutture – conclude Leone – che accolgono le persone con disabilità, non può essere soltanto la scuola".

Intanto, su un altro versante, sono arrivati gli annunciati tagli agli organici del personale non docente per il prossimo anno in Sicilia. Saranno quasi 5 mila i posti in meno di collaboratori scolastici e assistenti amministrativi che verranno assegnati nelle nove province: in pratica significa 1495 incarichi in meno da conferire a precari della scuola.

I dettagli sono stati comunicati ieri dal dirigente coordinatore dell'Ufficio scolastico, Rosario Leone, ai sindacati e si aggiungono agli oltre 2500 posti in meno che verranno assegnati agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Il numero di posti in meno e' stato calcolato dal Ministero dell'Istruzione in base al numero di alunni e a quello dei plessi.

4 luglio 2011