Tratto da: www.superabile.it - Sotto accusa "l'ulteriore rinvio di un anno degli adeguamenti economici", già fermi da quattro anni. Lettera aperta al governo: "Continuo aumento dei costi, c'è il rischio che a pagare sia il bambino"

ROMA - "Se avverranno i provvedimenti annunciati nella manovra finanziaria, si rischia di non poter continuare a garantire la migliore assistenza possibile ai bambini". Il presidente della Federazione italiana medici pediatri, Giuseppe Mele, scrive alle più alte cariche dello Stato e invita il ministro Giulio Tremonti a confrontarsi sui temi e sui costi dell'assistenza primaria, in vista del prossimo Congresso nazionale , che si svolgerà in autunno a Torino. Sotto accusa "l'ulteriore rinvio di un anno degli adeguamenti economici" che appare ai medici "iniquo e penalizzante".

"Rispetto ai dipendenti pubblici, - si legge - a cui i fattori di produzione dell'attività sono forniti direttamente dallo Stato, i pediatri di famiglia devono sostenere in proprio tutte le spese relative ai fattori di produzione della stessa attività convenzionata con i compensi riconosciuti dagli accordi collettivi nazionali". "Il blocco degli adeguamenti per quattro anni consecutivi esporrà dunque la categoria, oltre che al sacrificio richiesto alla collettività in questo periodo di difficoltà economiche, sacrificio a cui la pediatria non intende sottrarsi, ad una penalizzazione ulteriore, conseguente al continuo aumento dei costi e con il rischio che a pagare sia il bambino" , scrive Meli che annuncia "lo stato di agitazione". "Eventuali successive azioni di protesta - spiega - si pongono l'obiettivo di convincere governo e regioni a proseguire il processo di innovazione in un clima di collaborazione fra le parti coinvolte, ponendo come principi prioritari il rispetto dell'attività assistenziale dei medici e della loro dignità professionale". Da qui l'invito al ministro al congresso di Torino, "che sarà rifondativo della pediatria italiana".

11 luglio 2011